
Oggi il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha fatto tappa al TecnoPolo Ticino di Manno per parlare di innovazione. Questo tema viene infatti affrontato attraverso un viaggio lungo l’asse Zurigo-Lugano-Milano scoprendo proprio i parchi dell’innovazione. Conoscere, vedere con i propri occhi e soprattutto fare rete: un momento lanciato proprio da Cassis, che ha ribadito con forza come un’idea, anche la migliore, abbia bisogno di condivisione.
L’innovazione secondo Cassis
“Le reti sono indispensabili e queste ‘reti dell’innovazione’ mettono in contatto persone che insieme possono avere quella forza di fare emergere quelle idee anche distruttive, capaci di sconvolgere certi schemi dati, questa è l’innovazione” ha spiegato Cassis ai microfoni di Ticinonews. Insieme al consigliere federale c’erano i rappresentanti dell’eccellenza imprenditoriale – sia ticinese che di oltre San Gottardo – del business e della politica.
“Investire sui cervelli”
Per Ignazio Cassis sarà inoltre indispensabile continuare a investire sui cervelli. “Noi sappiamo che in Svizzera non disponiamo di petrolio, non abbiamo gas o materie tali da darci ricchezza” investire sui cervelli è quindi indispensabile in quanto rappresentano la nostra principale materia prima, spiega il presidente della Confederazione, aggiungendo che “la ricerca di base è fondamentale e abbiamo delle eccellenti università e la ricerca applicata con le Scuole Universitarie professionali. Da 20 anni abbiamo infatti aperto una nuova via che si sta sviluppando molto bene e, soprattutto con la ricerca base, ha una grande ‘force de frappe’ “. Adesso, continua Cassis, è necessario creare degli adeguati incentivi affinché “giovani talentuosi mettano in atto le loro idee e le sviluppino in rete per inventare nuove delle nuove ditte, nuovi prodotti e nuovi modi di fare cose vecchie, perché è questa l’innovazione” ha concluso il presidente della Confederazione.
Il mondo delle startup
“Inventare nuovi modi di fare cose vecchie” ha sottolineato Cassis, e c’è infatti chi si è già dato da fare nel mondo dell’innovazione, come Luca Ambrosini, che con la sua startup legata al mondo dei videogiochi e delle blockchain spera di spiccare il volo. “Siamo qui presso la Fondazione Agire nel working space da circa un anno e devo dire che è estremamente piacevole essere in un posto con altri startupper. Avere una startup è come essere su una montagna russa” spiega Ambrosini, dicendo che “passiamo da un giorno di problemi a un giorno di gioie, avere attorno altre persone che vivono una realtà simile è piacevole perché ci dà modo di confrontarci, gioire insieme e a volte anche darci una pacca sulla spalla nei giorni tosti”.
I prossimi obiettivi
Sulle tracce di chi prima di lui ce l’ha fatta e, partendo dal Ticino, ha conquistato addirittura New York . Il direttore della Fondazione Agire ha illustrato prossimi obiettivi, sempre all’insegna della condivisione. “Il nostro progetto principale è quello del parco dell’innovazione in Ticino associato al parco di Zurigo che permetterà di ampliare ulteriormente le vedute del nostro Cantone e connettersi col resto della Svizzera, ma soprattutto attrarre aziende da tutto il mondo. Per il consigliere di Stato Christian Vitta il Ticino innovativo è all’avanguardia, ma lo sguardo è già al futuro. “La presenza quest’oggi di importanti personalità da Zurigo sta a testimoniare che c’è interesse in questa relazione, in questa collaborazione, e soprattutto che investono tempo, energie e risorse in questa collaborazione” ha commentato Vitta, specificando che “questo per noi è molto importante perché oggi si è vincenti se si riesce a essere in rete e a emergere anche al di fuori dei confini nazionali. Il Ticino, così come alcuni studi a livello internazionale, ha dimostrato di aver fatto dei passi in avanti importanti”. Oggi il Ticino rientra infatti fra le 10 regioni in Europa come capacità di innovazione subito dopo Zurigo, rappresentando “un’iniezione di fiducia che ci spinge a fare ancora meglio” ha concluso il direttore del DFE.
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