Cassa malati
Casse malati, un voto trasversale: il profilo dei ticinesi alle urne il 28 settembre
©Chiara Zocchetti
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Redazione
3 ore fa
Un’analisi dell’Università di Losanna rivela un voto trasversale: il 45% dei ticinesi ha sostenuto entrambe le iniziative sulle casse malati, il 26% le ha respinte entrambe. I restanti si sono divisi tra i “misti”: il 13,8% ha detto sì all’iniziativa del 10% e no a quella della deducibilità, mentre il 14,8% ha fatto l’opposto.

L’Osservatorio della vita politica regionale (OVPR) dell’Università di Losanna, in collaborazione con YouGov, ha analizzato il comportamento di voto dei ticinesi nella doppia consultazione popolare del 28 settembre, dedicata alle casse malati. L’indagine, condotta su un campione rappresentativo di 900 cittadini, mostra un quadro complesso e trasversale, in cui molti elettori hanno superato le tradizionali appartenenze partitiche. Il 45% dei votanti ha sostenuto entrambe le iniziative – quella socialista “Esplosione premi di cassa malati: ora basta!” e quella leghista “Basta spennare il cittadino – Cassa malati deducibile integralmente!” – mentre il 26% le ha respinte entrambe. I restanti si sono divisi tra i “misti”: il 13,8% ha detto sì all’iniziativa del 10% e no a quella della deducibilità, mentre il 14,8% ha fatto l’opposto.

Il riflesso di una crescente preoccupazione

Secondo i ricercatori, il voto riflette una crescente preoccupazione per il peso dei costi sanitari, percepiti come una delle principali emergenze nazionali. Tra i fautori del doppio sì emergono pensionati, lavoratori indipendenti e uomini che vedono nella sanità il principale problema politico del Paese. Chi ha sostenuto solo l’iniziativa socialista tende a essere più istruito, pensionato e favorevole a un maggiore intervento pubblico, mentre chi ha scelto solo quella leghista mostra un profilo più eterogeneo e pragmatico, spesso concentrato sulla pressione fiscale.

Doppio "no"

Infine, il doppio "no" proviene soprattutto da quadri, uomini e persone con formazione universitaria che si dichiarano fiduciose nelle istituzioni e preoccupate per la tenuta finanziaria del Paese. L’OVPR conclude che il voto del 28 settembre ha unito elettori di mondi diversi, confermando come la questione dei premi malattia travalichi gli schieramenti politici tradizionali.