
Dopo l'iniziativa sui premi di cassa malati del Ps, bocciata ieri dal Gran Consiglio, oggi il parlamento ha respinto con 62 voti contro 18 e 4 astenuti anche quella leghista, intitolata "Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!” Su entrambe le iniziative saranno quindi i ticinesi a esprimersi, chiamati alle urne il prossimo 28 settembre. Ricordiamo che la proposta del Movimento di via Monte Boglia chiede di aumentare la deduzione dalle imposte per i premi dell'assicurazione malattia a 9mila franchi all'anno per le persone singole e il doppio, ovvero 18mila franchi, per i coniugi.
Respinti anche i controprogetti
I deputati, oltre all'iniziativa leghista, hanno bocciato anche il rapporto di maggioranza, presentato in aula da Matteo Quadranti (Plr) e i due di minoranza dei relatori Maurizio Agustoni (Centro) e Ivo Durisch (Ps). Ed è questa la novità di oggi: ai due testi in votazione (le iniziativa di Ps e Lega), non ci sarà nessuna alternativa su cui dovrà esprimersi il popolo ticinese.
Botta e risposta
Il dibattito sull'iniziativa leghista è durato poco meno di tre ore ed è stato aperto da Alessandro Mazzoleni (Lega dei Ticinesi), che ha preso parole a nome degli iniziativisti. "Con il nostro testo proponiamo un intervento semplice, ma profondamente giusto: adeguare gli importi fiscalmente deducibili dei premi. Non si tratta di una riforma rivoluzionaria, ma di un atto di buon senso". Un atto che per molti è stato descritto più come un inganno ai cittadini. "Si tratta di un'iniziativa estremamente illusoria", ha affermato Fabrizio Sirica (Ps), affermando che "si parla di casse malati, ma si tratta di un'iniziativa fiscale che premia soprattutto chi guadagna dai 100mila franchi all'anno in su".
La posizione del Governo
Una proposta, quella del Movimento di via Monte Boglia, che anche il Consiglio di Stato ha invitato a respingere per via "i limiti dell'efficacia degli interventi proposti". Questo perché "pur presentandosi come una misura volta a dedurre i premi di cassa malati, permetterebbe anche di togliere spese non legale all'assicurazione malattia di base, come le complementari, le assicurazioni infortuni, le rendite vitalizie o gli interessi maturati sui conti risparmio o con le obbligazioni".