Ticino
Cassazione: assolti Aldo Ferrini e Marino Di Pietro
Redazione
15 anni fa
Nel 2008 sono stati condannati per il buco di oltre 28 milioni ai danni della multinazionale STM di Manno

Aldo Ferrini e Marino Di Pietro sono stati assolti dai reati di correità in amministrazione infedele e riciclaggio. Lo ha deciso oggi la Corte di cassazione e revisione penale presieduta dalla giudice Giovanna Roggero Will. Di Pietro, all’epoca direttore del Credit Suisse Trust, e l’avvocato Ferrini, furono condannati per il buco di oltre 28 milioni ai danni della multinazionale STM di Manno. Era il 12 febbraio del 2008, quando la giudice Agnese Balestra Bianchi pronunciò la sentenza di condanna dopo tre settimane di dibattimento: due anni per Ferrini e un anno e mezzo per Di Pietro. Pietro Mosconi, il tesoriere della STM, che si appropriò illecitamente di gran parte della somma, fu invece condannato a tre anni e mezzo per amministrazione infedele qualificata. Al fiduciario Francesco Doninelli toccò infine una pena pecuniaria di 27mila franchi. La tesi del procuratore pubblico Moreno Capella, che ereditò il caso da Maria Galliani, convinse la corte: secondo Agnese Balestra Bianchi, Mosconi, accusato di aver fatto la cresta su operazioni di cambio ai danni della multinazionale, agì in correità con gli altri tre imputati. Non la pensa così la Corte di Cassazione. Anche se ancora non vi sono le motivazioni della sentenza odierna, è da presumere che proprio sul punto della consapevolezza si sia giocata l’assoluzione per Ferrini e Di Pietro. Non sapevano, insomma, che la cresta sui cambi finiva nella tasche di Mosconi. Pensavano invece che il denaro andasse in un fondo nero creato dalla società. Al secondo grado di giudizio si è giunti in virtù di quattro ricorsi: quelli dei legali degli imputati, Michele Rusca e Filippo Ferrari, dall’altra quelli del procuratore Capella e del legale della STM, Elio Brunetti. Tutti erano, per motivi diversi, insoddisfatti della sentenza di primo grado, ribaltata oggi dalla Cassazione. Ora per accusa e parte civile resta aperta la via del Tribunale federale. EMMEBI

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata