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Caso Hospita, interpellanza MPS: "Interrogativi sul ruolo di Enea Petrini"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un'ora fa
Il Movimento per il Socialismo chiede al Consiglio di Stato, attraverso un'interpellanza, di rispondere ad alcuni quesiti sul ruolo di Enea Petrini nel caso Hospita.

Il Movimento per il Socialismo (MPS) ha presentato un’interpellanza al Consiglio di Stato chiedendo lumi sul ruolo dell’avvocato Enea Petrini nel caso Hospita e nel CdA di BancaStato: “L’interesse pubblico è dato dal fatto che al centro di questo atto vi è la reputazione di Bancastato, mentre l’urgenza è che una volta persa la reputazione, lo è per sempre e dunque vale forse la pena evitare di perderla per combine ed intrallazzi di partito”, spiega l’MPS nel testo.

Le domande

Nell’interpellanza, l’MPS si chiede le motivazioni per cui “Petrini avrebbe ricoperto più ruoli nella vicenda: da un lato come legale incaricato da un partito politico di investigare su questioni riguardanti fatti privati; dall’altro continuando a sedere nel CdA di BancaStato”. Risulta infatti che, secondo l’MPS, “Petrini abbia chiesto di essere preventivamente svincolato dal segreto professionale da parte dei vertici leghisti prima di poter testimoniare”. In tal senso, “di fronte a questo ‘muro di gomma’ da parte dei protagonisti, la Sottocommissione ha sospeso i propri lavori e istituito una Commissione parlamentare d’inchiesta”. Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi chiedono dunque:

1. Il Consiglio di Stato era al corrente delle attività parallele dell’avv. Petrini? In particolare, sapeva dell’esistenza di un “rapporto segreto” (o “confidenziale”, secondo l’espressione del deputato Mazzoleni) sul caso Hospita, commissionato dall’allora coordinatore e direttore del DI e redatto da Petrini? Era a conoscenza dei contatti intercorsi tra Petrini e vari attori — tra cui dirigenti leghisti — per gestire “dietro le quinte” la vicenda? In caso affermativo, quando e come ne è venuto a conoscenza, e quali valutazioni ha espresso? In caso negativo, non ritiene grave e lesivo dell’immagine e del ruolo istituzionale del Governo che un proprio rappresentante nel CdA della banca cantonale risulti coinvolto in tali vicende?

2. Appare ormai assodato che il mandato all’avv. Petrini sia stato affidato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi tramite il collega Alessandro Mazzoleni (come dichiarato dallo stesso Consigliere di Stato durante l’interrogatorio al PG). Qual è la valutazione del Consiglio di Stato, dal profilo istituzionale e della separazione dei poteri, rispetto alla circostanza in cui il capo del DI — responsabile di settori delicati come polizia e magistratura — insieme ad alcuni deputati abbia dato mandato di investigare su una società privata, su privati cittadini e persino su granconsiglieri in carica? Ritiene politicamente e istituzionalmente accettabile che membri del Governo svolgano indagini private su parlamentari eletti?

3. Il Consiglio di Stato è stato informato dell’esposto alla FINMA? Se sì, quando e da chi? Ha potuto prenderne visione e quali decisioni ha eventualmente adottato? In caso negativo, non ritiene opportuno sollecitarne la trasmissione per una valutazione istituzionale? Non ritiene opportuno informarne il Parlamento o almeno la Commissione di vigilanza sul mandato pubblico di BancaStato?

4. Come giudica il Consiglio di Stato il comportamento dell’avv. Petrini alla luce dei fatti emersi? Condivide la preoccupazione che un membro del CdA di BancaStato possa aver agito in una situazione di conflitto d’interessi, mescolando il proprio ruolo istituzionale con incarichi privati e di partito? Ritiene compatibile tale condotta con i doveri di diligenza, riservatezza e fedeltà richiesti ai membri del CdA? L’avv. Petrini gode ancora della piena fiducia del Consiglio di Stato per l’esercizio dell’incarico pubblico affidatogli?

5. Il Consiglio di Stato ritiene ancora che l’avv. Petrini sia la persona idonea a ricoprire il ruolo nel CdA di BancaStato? O considera la sua posizione compromessa dal punto di vista politico-istituzionale e della fiducia? Il Governo ha valutato la possibilità di richiedere un passo indietro? In caso affermativo, quali passi sono stati intrapresi? In caso negativo, quali sono le motivazioni che giustificano il mantenimento della fiducia nonostante le gravi ombre emerse?

6. Il Governo intende adottare misure per tutelare la credibilità e la reputazione di BancaStato? Sono previsti contatti con la FINMA o con gli organi di vigilanza interna della banca per accertare eventuali violazioni delle norme di governance o degli obblighi legali da parte di Petrini? Come valuta il coinvolgimento della FINMA tramite un esposto formale e la sua trasmissione al CdA e alla Commissione di controllo del mandato pubblico? Si stanno adottando misure per evitare il ripetersi di situazioni simili e per assicurare che i membri degli organi direttivi di enti parapubblici rispettino rigorosamente i principi di onorabilità e indipendenza?

7. Alla luce dell’ennesimo caso riguardante membri di CdA nominati dai partiti, non è forse il momento di mettere in discussione il sistema di nomina, come l’MPS propone da anni? Qualora ciò non sia ritenuto opportuno, non sarebbe comunque necessario rafforzare i meccanismi di controllo e verifica dell’operato dei membri nominati nei CdA di enti partecipati o controllati dal Cantone (come BancaStato o EOC), così da poter intervenire tempestivamente in caso di comportamenti anomali o inopportuni? Se sì, in che modo si intende procedere? In caso negativo, per quali ragioni il Governo ritiene adeguati gli strumenti attuali?