
Sul caso Hospita qualcosa si muove, anche se trapela davvero poco. Oggi è tornata a riunirsi la sottocommissione speciale, che da fine agosto sta lavorando nel massimo riserbo per chiarire i contorni politici della vicenda. Tra i corridoi si inizia a sussurrare che i lavori sarebbero in dirittura d’arrivo e il rapporto finale potrebbe essere consegnato a breve alla Gestione. Secondo le informazioni raccolte, l’invito sarebbe quello di andare avanti con gli approfondimenti sollevati in particolare dal segretario e dal giurista del Parlamento al fine di “tutelare la credibilità delle istituzioni”, si legge nella loro nota, adottando altri strumenti più atti ad indagare. Tra le ipotesi sul tavolo, potrebbe anche esserci quella di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI).
Chi vuole essere sentito, chi rifiuta la convocazione
Il caso, scoperchiato da un’interrogazione dell’MpS, è quello della presunta combine tra politici e non per spartirsi incarichi societari e nomine in Cda e Procura, con tanto di rapporto segreto leghista, legato al filone penale dell’arresto con rinvio a giudizio di Eolo Alberti (nel frattempo espulso dalla Lega). Proprio Alberti, accusato con il suo ex contabile di diversi reati finanziari connessi alla società Hospita, si è reso disponibile ad essere sentito sulla vicenda, come confermato dal suo legale Pierluigi Pasi. Questo dopo aver respinto la richiesta della Sottocommissione di ottenere una copia dell’atto d’accusa. "Confermo, ci siamo opposti alla richiesta della Sottocommissione Speciale di ottenere copia dell’atto accusa", risponde Pasi a nostra precisa domanda. "Sappiamo dai media che questa Sottocommissione ha l’incarico di chiarire “alcuni interrogativi politici sollevati dal caso Hospita” e la cosiddetta “combine”. Quanto è contestato a Eolo Alberti nell’atto d’accusa nulla ha a che vedere con tali vicende, questo il motivo del rifiuto. Eolo Alberti ha però confermato di essere disponibile a essere sentito dalla Sottocommissione proprio su queste vicende, che bene conosce e direttamente". Non tutti, però, hanno mostrato la stessa disponibilità. Secondo nostre informazioni alcuni vertici della Lega avrebbero rifiutato la convocazione dei deputati.
