
“La procedura federale sul superamento delle due ore è chiara e ben specificata. A ben vedere l’esame del sangue doveva essere già prescritto, e questo al di là che il test precursore risultasse non calibrato: i due imputati non sarebbero mai arrivati ad Airolo per tempo. Non ci sono tuttavia elementi oggettivi per concludere che i due imputati abbiano volutamente favorito il consigliere di Stato Norman Gobbi, anzi: se lo avessero voluto fare, c’erano modi ben più semplici”. Così la giudice Elettra Orsetta Bernasconi Matti ha introdotto la lettura delle sentenza con cui ha prosciolto dal reato di favoreggiamento i due agenti oggi a processo a Bellinzona per l’incidente che ha coinvolto il consigliere di Stato Norman Gobbi nel novembre 2023. “Manca anche un qualsiasi movente per il reato o per far sì che rischiassero la loro carriera. Tutto lascia presagire che abbiano cercato di eseguire il loro lavoro conformemente alla prassi in atto”.