Ticino
Caslano: ecco la casa anziani
Redazione
10 anni fa
La giuria incaricata di valutare i progetti ha optato per "Traccia" dell'architetto Silvia Barrera Meili

Nel 2007 il Comune di Caslano ha contattato la Fondazione Giovanni e Giuseppina Rossi per valutare la possibilità di edificare una casa per anziani sul proprio territorio.

Lo studio successivo ha permesso di comprendere che c’era un fabbisogno in posti letto non soddisfatto nel Malcantone e il progetto ha assunto una dimensione regionale, configurandosi all’interno della pianificazione ospedaliera per il periodo 2010-2020.

A fine 2011 il Dipartimento della sanità e della socialità ha emesso una prima autorizzazione preliminare alla progettazione di massima di una casa per anziani di 70 posti letto con annesso un centro diurno e notturno per anziani con disturbi cognitivi e/o del comportamento, riconoscendo un contributo a fondo perso di CHF 7'600'000, pari al 35% della spesa complessiva (di CHF 21'600'000).Il 28 marzo 2014 il Consiglio di Fondazione ha pubblicato sul Foglio Ufficiale il concorso di architettura a due fasi per la progettazione della nuova casa per anziani.

In prima fase, 57 concorrenti hanno consegnato i propri elaborati. La Giuria ha confermato 10 progetti per la seconda fase, che si sono contesi il monte premi di CHF 203'000.00.

Al primo rango la Giuria ha premiato il progetto “Traccia” dell’architetto Silvia Barrera Meili. Si tratta di un impianto architettonico innovativo per la realtà del nostro Cantone, in quanto favorisce la mobilità orizzontale all’interno della struttura. Questa inedita distribuzione degli spazi (su due soli piani), si inserisce, secondo il parere della Giuria, in quel processo di nuova pianificazione strategica delle aziende sanitarie orientate all’utente, dove appare necessaria e incontrovertibile la necessità di recuperare efficienza nell’uso delle risorse e migliorare la qualità dei servizi prestati. Ottima l’espressione architettonica che conferma il carattere pubblico dell’edificio, coerente con l’impostazione urbanistica e chiaro il progetto nella connotazione degli spazi con il Piano Terreno a dimensione pubblica e al Primo piano l’organizzazione degli spazi privati.

Al secondo rango si è classificato il progetto “Villa Arzilla” di Buletti Fumagalli & Associati Studio d’architettura Sagl di Lugano, al terzo rango “Vitanova” di Michele Arnaboldi Architetti Sagl di Locarno, al quarto rango “E-O” dello studio d’architettura Grasso e Giordani di Lugano, al quinto rango “Noce” dello Studio d’architettura Montemurro Aguiar di Mendrisio, al sesto rango “Aya” di Bianchi Angelo e Boltas Lucas studio d’architettura SA di Agno e al settimo rango i progetti “Lemniscàta” dello Studio d’architettura Giorgio e Michele Tognola di Losone e degli Architetti Pellegrini & Partners SA di Bellinzona, Associati, “Ai tempi che Berta filava” di Mario Campi – architetto FAS e Associati SA di Lugano, “Big Boat” dello Studio d’architettura Canevascini & Corecco di Lugano, “Zeta” di Archidielle Sagl di Lugano.

Nella sua seduta del 15 aprile u.s. il Consiglio di Fondazione ha deciso di aderire alle proposte della Giuria (costituita da Mirja Andina, Presidente, Federica Colombo, Aurelio Galfetti, Nicola Baserga e Riccardo Rossinelli, architetti, Emilio Taiana, Sindaco di Caslano e Roberto Perucchi, direttore Ospedale e Casa per anziani Malcantonese) e ha conferito l’incarico di progettazione e di sviluppo esecutivo al vincitore del primo premio.

I progetti saranno visibili al pubblico fino al 5 maggio, sempre presso il centro scolastico.

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