
La polenta va per la maggiore nei piatti di chi è accorso ad approfittare della nona edizione dei caseifici aperti, ma ad essere protagonista del weekend non è però ovviamente la pietanza ticinese par excellence, bensì ovviamente i formaggi cui si accompagna. Durante questo fine settimana infatti, nonostante il tempo ballerino, sedici caseifici ticinesi hanno aperto le porte al pubblico, proponendo degustazioni e attività all’aperto all’insegna dei prodotti caseari.
Toccare con mano il processo di produzione
Fra questi l’azienda agricola di Marzio Poma a Tremona, dove Teleticino si è recata per tastare il polso, tra formaggelle e buscion, alla situazione e alle attività proposte: «In sé l’attività è comunque legata agli animali e alla natura, lo svago dunque è legato a quello oltre alla produzione di formaggio dove la gente può vedere la creazione dei prodotti e la trasformazione del latte in formaggio».
Una lavorazione che richiede almeno un’intera mattinata se si vuole portare in tavola una buona quantità di formaggio fresco, qui all’azienda Poma principalmente di capra: «Prevalentemente sì, la nostra è un’azienda di capra, quasi tutti formaggi caprini. Il latte lo acquisto prevalentemente presso le altre aziende». Ma che tipo di formaggi producono? «Soprattutto formaggi a pasta morbida, quindi formaggini, robiole, ricotta... però anche qualche formaggio stagionato».
Il ritorno della capra
Qual è invece il prodotto più apprezzato: «Il buscion, negli ultimi anni per fortuna anche mia è tornato in auge il formaggio di capra. Una volta era un po’ sconosciuto e non apprezzato da tutti ma più di recente, forse anche per l’intolleranza al lattosio - più presente nei formaggi di mucca e un po’ più difficile da digerire - oltre ad altri fattori». Si può parlare quindi di una riscoperta della capra? «Certamente».
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