Ticino
Case anziani: tornano le visite in camera
Il Cantone ha dato il via libera alla nuova direttiva. Gli anziani potranno di nuovo vedere nelle proprie stanze gli affetti, Merlani: “Il virus non è cambiato”. Tanzi: “Si muore anche di abbandono, di solitudine”

La pandemia in Ticino ha colpito duramente le strutture per gli anziani. Da quando però abbiamo ripreso la “nuova normalità” nelle case anziani il tempo sembra essersi fermato. Il 29 maggio, infatti, il Consiglio di Stato aveva deciso di permettere dall’8 giugno le visite nelle strutture, ma solo su chiamata. Merlani in quell’occasione infatti aveva dichiarato che progressivamente sarebbero stati aggiunti alcuni allentamenti. Oggi Raffaele De Rosa, Giorgio Merlani e il medico geriatra coordinatore del gruppo di lavoro nelle case anziani SMCC Franco Tanzi hanno infatti comunicato che saranno di nuovo permesse le visite nelle camere in struttura.

12:20 - Fine conferenza stampa

12:17 - “Non ci sono decessi e nessun caso nelle case anziani. Tante persone non rispettano le misure, la pericolosità del virus è cambiata?”
Merlani: ”No. La pericolosità non è cambiata, è una trappola mentale. Si riesce a rispondere meglio e prima ma non è diventato più buono. Che la gente sia stufa lo capisco e lo vedo ma non vorrei che dovesse tornare un incremento di casi per instaurare la sensibilità nelle persone. Stiamo vivendo una cosa che è molto simile alla normalità. La lezione più dolorosa più chiara ce l’ha data la casa per anziani di Friburgo, non c’è nessun motivo per credere che il virus sia diventato buono”.
Tanzi: ”Non è cambiata la virulenza, ma è cambiata l’immunocompetenza della popolazione”.

12:12 - “I numeri dimostrano l‘efficacia delle misure?” - “Ticino Rockets, sarà una pratica ricorrente?” -”La stiuazione in Lombardia come viene giudicata?”
Merlani: “Rockets, non è una decisione emanata dal medico cantonale, è una scelta privata. Per la Lombardia vediamo che i casi sono poco più alti del Ticino: 33 in Lombardia e 21 in Piemonte”.
De Rosa: ”Sui grandi eventi, il grande rischio è quello di capire come evolverà un campionato con uno o due giocatori positivi. Lo abbiamo visto con il calcio. Bisognerà vedere cosa succede, il rischio di falsare il campionato c‘è”.

12:07 - “Cerchiamo sempre di spiegare l’aumento ma come spieghiamo la stabilità del Cantone?” - ”Non si rischia una carico di pressione in termine di controlli?”
Merlani: ”Non ho la ricetta esatta del perché in Ticino ci sono meno casi. Da una parte la Lombardia non ha così tanti casi, ma anche i cittadini sono più responsabile. Un 10% della popolazione ha fatto la malattia, anche se non è un’immuunità di gruppo. In ogni caso la responsabilità individuale è la misura più efficace”.
Tanzi: “I numeri danno ragione di questi protocolli, ora abbiamo semplificato. Sono scomparsi i guanti, credo che per dare ragione potremmo aspettare lo studio sierologico nelle case per anziani”.

12:05 - “Quella che stiamo osservando in Svizzera è considerabile come seconda ondata?” - ”In Svizzera romandasono casi di importanzione”?
Merlani: “Sappiamo che forse il caldo e il sole hanno un effetto sul comportamento della gente, per quanto riguarda il contagio della svizzera romanda non ho una risposta definitiva ma le regioni a ridosso sono tra le regioni più colpite, dire che quello è lo stesso effetto che abbiamo subito noi non possiamo dirlo”.
De Rosa: ”L’impennata dei casi è preoccupante nelle fasce d’età. Anche nei dati abbiamo visto che oltre ai positivi arrivano diverse ospedalizzazioni, questo virus circola tanto rimescolando le fasce di popolazione e questo in un contesto dove si sta abbassando la guardia. Tutti questi fattori inducono a essere prudenti”.

11:59 - “Ci sono numerose assenze, la società svizzera di pediatria ha scritto una lettera, ci sono nuove direttive in vista?” - “C’è una misura della sofferenza negli anziani?”
Tanzi: ”C’è uno studio in corso, l’esperienza ci insegna veramente che non si muore solo di Covid. Si muore di abbandono e ho avuto tante testimonianze soprattutto di persone che si sono lasciate andare. Tante case hanno cercato di compensare ma è benvenuta questa nuova direttiva”.
Merlani: ”La società di pediatria stanno lavorando sul tema, si aspetta un affinamento delle indicazioni perché obiettivamente il raffreddore e la tosse non sono sintomi tipici del Covid, nei bambini è molto difficile capire esattamente. Aspettiamo indicazioni, bisognerà trovare un consenso tra gli aspetti. È importante testare e tenere l’attenzione elevata ma non bisogna diventare eccesivamente paranoici”.

11:56 - “È stato più volte che il rischio zero non esiste, ma se dovesse presentarsi un caso cosa prevede la prassi?” - “C’è stato un segnalato un caso alla Cpc di Lugano, c‘è del vero?”
Merlani: “Sì, ma abbiamo deciso di non segnalarlo perché non ha generato quarantena”.
Merlani: “Sulle case anziani l’attenzione è molto elevata, in questa direttiva danno facoltà al direttore di chiudere la struttura in caso di positivi. In un caso di focolaio si procederebbe in modo generoso con i tamponi ma il tampone non dà la sicurezza assoluta. Il tampone a vuoto deve essere riservato a indagini ambientali strette ma non è il primo strumento da mettere in atto”.
Tanzi: “La prima misura è l’isolamento, capire i contatti con residenti e personale”.

11:53 - “Come si devono comportare gli universitari che si recano nei cantoni dove c’è molta incidenza?”
Merlani: “È una domanda complessa. Non mi stancherò mai di ribadire il concetto di responsabilità, non nascondo che c‘è una riflessione che si sta facendo anche di valutare delle raccomandazioni di particolare attenzione per chi è stato in zone con elevato rischio”.
De Rosa: ”Comportarsi con estrema prudenza, quello che rileviamo in generale è che molti casi positivi avvengono nel tempo libero, di situazioni private. In questi settori si cala l’attenzione”.


11:52 - Domande

11:49 - La conquista dell’uscita
Tanzi: “Le visite problematiche sono quelle nelle camere doppie, al massiamo saranno accettati due persone in camera. Un’altra conquista sono le uscite, tante persone non possono più andare al cimitero a trovare un congiunto o un famigliare. Le misure di igiene rafforzato sono essenziali, è una buona via di mezzo specifica per le case anziani. È stato trovato una buona condivisione con i direttori sanitori e con l’Ufficio del medico cantonale”.

11:47 - Emotività in gioco
Tanzi: “La novità è sicuramente di fare visita in camera. Bisognerà sanificare le maniche, mettere il camice e poi nuovamente infilare la mascherina che dev’essere pulita e non saranno più sotto tutela del persone e per questo ci affidiamo al senso di responsabilità del residente e dell’ospite. Tutti dovranno firmare un foglio che autocertifica diverse questioni. Questa è una malattia subdola e inedita, permette la contagiosità di asintomatici e per questo sono importantissime queste misure. Almeno una volta a settimana 45 minuti o due volte a settimane per 25 minuti”.

11:45 - “Trovare il giusto equilibrio”
Tanzi: “Il gruppo di lavoro è composto dai delegati di Adicasi e poi dai delegati medici direttori delle case per anziani. Questa volta è stato fatto un lavoro importante. Dobbiamo cercare un equilibrio giusto e sappiamo che dobbiamo correre un rischio. SIcuramente capire un caso di Covid ma sarà importante riconoscerla. Non abbiamo alcun caso in 68 case per anziani da mesi, questo la dice lunga sulla bontà delle misure sulla disciplina ma purtroppo questo ha avuto il prezzo dell’isolamento in case per anziani. Tanti pazienti hanno perso voglia di vivere”.

11:39 - Nuova direttiva
Merlani: “L’entrata in vigore sarà al momento della firma, le case hanno sette giorni per implementare quanto scritto. I pilastri principali sono che le visite sono disciplinate in modo più ampio con degli inviti a garantire anche un’equità tra ospiti delle case ed è importante sottolineare le visite in camera che ora è possibile per tutti. Da settimana prossima le visite in camera saranno possibili con le misure di protezione che verranno richieste e riconosciute. Non basta avere la mascherina sociale ma deve essere quella chirurgica certificata e non deve essere mai tolta. I camici dovranno essere indossati, niente abbracci e baci. Le visite semplici che vengono fatte in esterno restano, quindi la possibilità è di avere due vie parallele. L’interpretazione non è data al singolo cittadino ma dev’essere discussa. È stato introdotto un concetto più ampio e flessibile della deroga, ed è introdotto il concetto delle uscite. Le uscite semplici sono quelle che non comportano un rischio elevato, mentre quelle esposte sono quelle quando un ospite rischia di esporsi. Annesso a questo ci saranno nuove direttive di igiene, ma non verranno imposte quarantene”.

11:37 - Case per anziani
Merlani: “Prima direttiva a marzo e poi a maggio è stata presentata quella degli allentamenti. Si deve vivere in una situazione di equilibrio tra la volontà di proteggere e tra la volontà di movimento. Un primo tentativo di direttiva è stata discussa con Adicasi, abbiamo fare altre incontri per trovare una soluzione per trovare questo equilibrio stando consapevoli che la garanzia assoluta non esiste”.

11:35 - Scuole
Merlani: “Abbiamo avuto una serie di casi positivi: cinque dall’inizio con tutti casi nel post-obbligo. Nelle scuole superiori è più complesso perché alcune sono anche scuole professionali e quindi c’è sia la scuola, sia il posto di lavoro e quindi l’organizzazione non è semplice facilissimo. Nessun caso ha portato una quarantena automatica di tutta la classe, non ci sono catene di contagio nelle scuole e non abbiamo nessun caso secondario negli istituti”.

11:31 - In Ticino
Merlani: “Il dato di una giornata rispetta le 24 ore precedenti. Per quello che riguarda i ricoverati, invece, vengono registrati come casi Covid se sono stati ricoverati a causa del virus. Per quanto riguarda le quarantene: isolamenti 34, 331 dall’inizio, 101 quarantena attuali. Le cifre di quarantena sono salite, con l’attività professionale e con le scuole il numero di quarantene è più importante e anche i locali notturni hanno generato numeri importanti”. Per quanto riguarda le quarantene da rientro: “323 attualmente in quarantena e oltre 3000 da inizio crisi. Sulla distribuzione prima dell’apertura delle scuole abbiamo raggiunto quasi il 90% dei casi importati dall’estero, ora ci sono cifre più piccole con focolai al lavoro o feste private. Abbiamo ancora la fortuna che con i numeri in Ticino si riesce a seguire abbastanza bene e la stragrande maggioranza dei casi sono tracciati. Uno degli ultimi focolai grossi è una singola famiglia, già posta in quarantena”.

11:28 - Incidenza 14 giorni
Merlani: “Incidenza per 14 giorni sono tutti i casi registrati, sommati e poi divisi per 100mila abitanti. È la famosa cifra che l’Ufsp usa per definire i Paesi ad alto rischio. Ora il limite è 60, nel canton Ticino è 13. Ma i cantoni romandi sono messi in una situazione drammatica: Friburgo 137, Ginevra 133, Vaud oltre i 200”.

11:20 - Aggiornamento dati
Merlani: “La situazione in Svizzera è molto differente in base alle zone. Quando eravamo nella fase di introduzione del tracciamento avevamo detto di tenere le cifre sotto il 100 ma ora i numeri sono molto alti e portano pressione sul sistema. Sembra presentare un andamento nettamente in crescita con un raddoppio dei casi attorno alle quattro settimane. Si è discusso spesso del numero dei test, se non si testa non si trova la malattia. Il numero di test effettuati a livello svizzero hanno raggiunto livelli altissimi. Nella prima ondata più della metà dei casi erano sopra i 50 anni, se guardiamo ora sono casi molto più giovani, nella settimana 34 sotto i 40 anni erano il 75% dei casi. Da un lato che sono le persone giovani essenzialmente giovani, è perché ora vengono testate tutte al primo sintomo, prima invece venivano testate persone con sintomi gravi. Il virus non è cambiato, ora conosciamo il fenomeno meglio. Nelle terapie intensive i numeri sono contenuti, anche se nelle ultime settimane stanno riapparendo anche in terapia intensiva”.

11:19 - Visite concesse
De Rosa: “Verranno concesse visite nelle camere dei residenti, potranno lasciare le strutture per attività di svago con misure di igiene accentuate. Misure scelte con Adicasi”.

11:18 - Rischio zero non esiste
De Rosa: “Non esistono soluzioni semplici in questo contesto. Ogni misura va ponderata e calibrata alla prudenza, alla protezione e alla prevenzione ancora necessaria. Vanno contrapposte le relazioni sociali, la voglia di affetto e di vita. Gli anziani si spengono a causa della solitudine, della mancanza dei loro affetti. Non sbaglia chi dice che alla lunga questo distacco è altrettanto dannoso del Covid”.

11:16 - “Proteggere le persone vulnerabili”
De Rosa: “Le esperienze nella Svizzera romanda insegnano. Dobbiamo accettare anche una fetta di rischio. Chiudere alle visite nelle case per anziani è stata una scelta sofferta. Da fine maggio ci sono stati i primi allentamenti ma sempre con molto rigore. Ci sono state case che hanno mantenuto alte le restrizioni anche per paura”.

11:14 - Salute pubblica priorità
De Rosa: “La priorità deve rimanere la salute della popolazione. Per questo bisogna trovare un equilibrio tra economia e salute. Un esercizio difficile che necessità molta sensibilità e responsabilità da parte di tutti. Con l’arrivo della stagione fredda metterà a dura a prova la società, ne siamo consapevoli”. “Abbiamo sempre detto che quello che dovevamo affrontare era una maratona, siamo consapevoli anche che alle persone più vulnerabili stiamo chiedendo tanti sacrifici”.

11:11 - “A Nord situazione delicata”
De Rosa: “Giornalmente riceviamo i dati di contagio, sul fronte ticinese la situazione rimane stabile mentre a livello svizzero constatiamo una tendenza all’aumento. Da questa settimana siamo andati oltre i 500 casi giorno, e tante sono state anche le ospedalizzazioni. Il quadro a Nord delle Alpi dimostra come la situazione rimane fluida e bisogna prestare attenzione. La strategia del tracciamento inizia ad arrancare, alla fine delle vacanze estive con l’apertura delle scuole e il peggioramento della situazione in alcuni Cantoni si sono aggiunte le decisioni del CF. Il contesto è mutevole e occorre seguire l’evoluzione continuando ad adottare misure proporzionate”.

11:11 - Inizia la conferenza stampa: presenti Raffaele De Rosa, Giorgio Merlani e Franco Tanzi

11:00 - Inizia la Confedenza stampa inizia con qualche minuto di ritardo

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