
"La raccolta delle firme ha avuto successo e domani, lunedì 11 agosto, verranno consegnate oltre 530 firme (a fronte della 465 necessarie)". Esultano i promotori del referendum contro il credito di 4,7 milioni per la ristrutturazione della casa di vacanza di Nante (Airolo), di proprietà del Comune di Monteceneri.
Attraverso una nota odierna, i referendisti "ringraziano i cittadini ed esprimono soddisfazione per il buon esito di questo prezioso esercizio democratico. Un contributo determinante è stato dato da un gruppo di cittadini che spontaneamente si sono fatti promotori di un invio a tutti i fuochi di un appello a sostenere il referendum".
"Una soluzione meno rischiosa per le finanze comunali"
"I cittadini firmatari - si legge ancora nel comunicato - hanno capito che lo scopo del referendum non è impedire la ristrutturazione e lasciar andare in rovina questo stabile, ma che si può realizzare una soluzione più modesta e meno rischiosa per le finanze comunali. Questo era l’intento iniziale del consiglio comunale, quando si era deciso un intervento di manutenzione straordinaria sullo stabile esistente".
Noseda: "I cittadini decideranno con il loro voto"
Esulta anche la consigliera comunale Alessandra Noseda, secondo cui "i cittadini hanno voluto capire meglio di cosa si tratta e apprezzano la possibilità di decidere con il loro voto se affrontare una spesa di quasi cinque milioni con i molti rischi che questo comporta. L’opinione diffusa è che si debba ristrutturare questa casa di vacanza comunale con una spesa molto inferiore, mantenendo una struttura semplice, senza essere costretti a dare lo stabile in gestione a una società esterna dal futuro incerto".
Bozzini: “Non vogliamo perdere la caratteristica familiare di questa casa"
Dal canto suo, il Consigliere comunale Saverio Bozzini ha un particolare occhio di riguardo rispetto al tema delle future tariffe per l’uso della struttura da parte dei ragazzi e delle famiglie: “Non vogliamo perdere la caratteristica familiare di questa casa, gestita per molti decenni grazie al volontariato. Ciò ha permesso di applicare prezzi popolari. Questo non sarà più possibile con il progetto in discussione: in base al business plan allestito dal Municipio la società che gestirà la casa dovrà applicare tariffe proibitive per cercare di coprire i costi operativi (oltre 530'000 fr. annui, di cui 200'000.- fr. solo per il personale)."
"Il progetto del Municipio è esagerato "
Per i referendisti e i firmatari "il progetto del Municipio è esagerato e comporta troppe incognite finanziarie. In particolare, non c’è nessuna garanzia di poter ottenere dal Cantone i sussidi milionari ipotizzati. È quindi un rischio eccessivo per un Comune finanziariamente debole e con decine di milioni di altri investimenti già programmati nei prossimi anni", viene precisato nella nota.
Berti: "Credo nel volontariato come risorsa preziosa"
Secondo Giorgio Berti, infine, "questo referendum consentirà al Comune di riprendere i progetti inizialmente fatti allestire dal Municipio e poi inspiegabilmente scartati. Si potrà così scegliere una soluzione meno costosa, adeguata ai bisogni di ragazzi e famiglie e che possa raccogliere un ampio sostegno della popolazione. Credo nel volontariato come risorsa preziosa di una comunità di circa 4'700 persone”.