
Manca sempre meno. Il progetto di Casa Marta, centro d’accoglienza per senza tetto e bisognosi a Bellinzona, è in dirittura d’arrivo: il cantiere, aperto nell’estate dello scorso anno, è in fase di completamento e la città di Bellinzona può dunque colmare una lacuna. Dalla primavera del 2023 anche la Capitale avrà il suo centro per le persone bisognose. Per il presidente della fondazione Casa Marta Renato Minoli, si tratta di un’utopia che diventa realtà. “Forse ho esagerato a definirla così, ma con le premesse con cui è partito, c’erano dei timori riguardo al portare avanti questo progetto”, spiega Minoli ai microfoni di Ticinonews. Un progetto che è partito lo scorso luglio “e adesso siamo al tetto. Si tratta di un altro importantissimo traguardo e questo traguardo è merito di chi ci ha creduto fino in fondo, di chi ha lottato, e di Luca Buzzi, che ringrazio”.
Un problema sentito
“Quello dei senza tetto è un fenomeno ancora sommerso”, ha sottolineato Minoli durante la conferenza stampa di presentazione. “E in Svizzera è poco conosciuto. Ma purtroppo anche da noi, al Sud delle Alpi, ci sono parecchie persone che non hanno una casa o un tetto sotto cui trascorrere la notte. Casa Marta va a colmare questa lacuna”.
La lettera dell’agente
Che sia un problema molto sentito, lo attesta anche la lettera che un agente di polizia della Capitale ha inviato ai promotori per rimarcare ciò che lui stesso ha toccato con mano. “Mi chiamo Tomas Romero - scrive l’agente - vi scrivo innanzitutto per congratularmi per il progetto... Molte volte durante il servizio ho incontrato persone in stato di necessità. Credo che il progetto sia una grande risorsa per noi poliziotti che siamo sul terreno e trattiamo in prima persona queste situazioni di disagio”.
Appuntamento per l’estate 2023
Casa Marta dovrebbe essere pronta “entro l’estate dell’anno prossimo. C’è chi dice che forse finiremo prima, ma io per scongiuri dico entro l’estate del 2023”, conclude Minoli. Grande soddisfazione hanno manifestato le autorità cittadine e regionali che non hanno mancato di ricordare la figura di Luca Buzzi, ispiratore e fondatore del progetto deceduto alcuni mesi fa in seguito a malattia.
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