
Il Rabadan è stato affossato dalla pandemia. Ma per gli amanti del carnevale però non tutto è perduto. Un gruppo di bar e ristoranti, sedici in totale, ha infatti chiesto una deroga alla polizia di Bellinzona e al Municipio per tenere aperto fino a tardi. Una lettera che di fatto apre la porta a un “carnevale light” che però avrà la conferma solo quando il Consiglio federale deciderà se salutare - si spera definitivamente - le misure anti-Covid.
Municipio d’accordo
“Siamo d’accordo di entrare nel merito di queste richieste, naturalmente con la riserva per quello che saranno le decisioni del Consiglio federale”, sottolinea Branda. La settimana di carnevale è tra poco ma la pandemia non è del tutto alle spalle e in tal senso se la Città darà il via libera sarà importante “capire le autorizzazioni da rilasciare proprio per tenere conto dell’aspetto pandemico”. Ci sono aspetti riguardanti la sicurezza che – spiega Branda – “devono essere ponderate”. “Il virus non se n’è andato, il problema si è attenuato ma non vuol dire che bisogna abbandonare le regole di prudenza”, aggiunge.
Un modo per aggiustare i conti
L’attitudine è quella dell’apertura, “perché sia da parte dei giovani che da parte degli esercenti stessi c’è la necessità di avere un piano di normalità”, anche per aggiustare i conti fortemente toccati nei due anni passati caratterizzati da chiusure forzate.
“Soddisfatto per il buon seguito”
Tra i sedici esercenti c’è anche Mattia Antognini del Bar Cervo che si è detto soddisfatto per il buon seguito della richiesta. “È stato un lavoro comune e coordinato fra i gerenti”, sottolinea il gerente. “Affluenza ce ne sarà ma non possiamo calcolare quante persone arriveranno, bisognerà essere pronti a tutti facendo sicuramente attenzione ai piani anti-Covid della ristorazione”, aggiunge.
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