
"Quando ho visto mio figlio in quello stato... Solo angoscia. Chiunque veda suo figlio pieno di sangue... Fa male, molto male!"
Ancora scosso il papà del ragazzo pestato a sangue al Carnevale di Giumaglio ricorda il momento in cui ha visto suo figlio. Oggi fortunatamente sta meglio e nel primo pomeriggio ha potuto lasciare il reparto di cure intense. Rimane però la rabbia per una vicenda che poteva avere un epilogo ben più grave.
"Poteva rischiare. Ci ha detto che ha temuto per la sua vita. Mentre lo picchiavano gridava "aiuto aiuto", ma nessuno lo ha aiutato", racconta il papà a TeleTicino.
Sul fronte delle indagini gli accertamenti proseguono a tutto campo. Gli interrogatori di Polizia e Magistratura oggi sono entrati nel vivo e il cerchio attorno agli autori dell’aggressione si sta gradualmente restringendo. Due in particolare le persone finite sotto torchio.
Secondo la versione fornita dai genitori il ragazzo sarebbe stato picchiato in tre distinte occasioni. La prima sulla pista da ballo. Episodio che chiama in causa la sicurezza della manifestazione. L’ultima davanti alla fontana, dopo che il ragazzo sarebbe stato gettato al suo interno.
"Dopo il secondo pestaggio è scappato - proseguono i genitori. È andato alla fontana per pulirsi e li sono tornati, buttandolo nella fontana e picchiandolo a turno. Come un divertimento della serata. A due metri dalla fontana c'era un securino che faceva posteggiare le auto, lui dice di aver chiamato gli agenti della sicurezza che stavano sopra all'entrata, ma non sono arrivati in tempo".Accuse che gli organizzatori del carnevale estivo di Giumaglio rispediscono al mittente. Per il momento però preferiscono non commentare. Lo faranno eventualmente dopo l’incontro previsto con il municipio mercoledì prossimo.
Intanto all’ospedale la Carità oggi è arrivata anche la polizia e il medico legale per una prima valutazione del quadro clinico. Il referto medico parla di una lacerazione della milza a causa di un forte colpo inferto all’addome. C’è stata un’emorragia che è cessata spontaneamente e quindi fortunatamente non si è reso necessario l’intervento chirurgico.Il ragazzo dovrà comunque rimanere sotto stretta osservazione. Il ricovero in ospedale durerà ancora una settimana. La degenza però sarà molto più lunga. I medici hanno prescritto sei settimane di riposo durante il quale il giovane dovrà stare il più possibile fermo per evitare di sollecitare la milza.
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