Ticino
Carnevale 2021: “All’80% non si farà”
Foto CdT/Chiara Zocchetti
Foto CdT/Chiara Zocchetti
Redazione
5 anni fa
I comitati dei grandi carnevali ticinesi stanno ragionando sul prossimo anno e le prospettive sono tutt’altro che rosee.

Il Carnevale 2020 sarà ricordato come la festa interrotta. Interrotta dall’avvento del coronavirus, che ha annullato la stagione dei bagordi sul più bello. Ma è già qualche mese che i comitati organizzatori di alcune delle più grandi manifestazioni ticinesi stanno lavorando su quello venturo.

Ma ci sarà il Carnevale 2021?

“A oggi probabilmente all’80% la risposta sarebbe no e al 20% la risposta sarebbe sì. Oggi questo 20% è probabilmente più speranza che reale concretezza”, risponde Alessandro Gazzani, presidente del comitato di organizzazione di Nebiopoli. Un timore condiviso con gli altri big del carnevale. “Nel corso delle ultime settimane si è tenuto l’ennesimo incontro che riuniva i comitati di Nebiopoli, Rabadan, Carnevale di Biasca, Carnevale di Tesserete e Carnevale di Roveredo, dove abbiamo messo sul tavolo quelle che sono le visioni comuni, per cercare di capire che approccio organizzativo avere e, soprattutto, per cercare di muovere insieme il mondo del carnevale, senza applicare delle decisioni singole. L’idea è quella di muoversi in una strategia comune”.

Impossibile sotto i mille

A preoccupare è l’andamento della pandemia, ma anche le decisioni del Consiglio federale, che presto si esprimerà sul limite per le manifestazioni almeno fino a fine anno. Se il tetto massimo fosse messo a mille, i grandi eventi ticinesi sarebbero tagliati fuori. “Per i grandi carnevali del Ticino, pensiamo al Rabadan, il Nebiopoli, che comunque muove 35mila persone, i numeri sono molto più”. La speranza è quindi avere un aiuto da parte delle autorità, se non per fare comunque le manifestazioni, almeno per capire dove tira il vento: “Ci aspettiamo che il Governo cantonale ci aiuti e ci guidi nel corso delle prossime settimane, per capire cosa potrebbe aver senso fare o non fare”.

L’indotto

Ma a preoccupare non è solo la festa. Non festeggiare il prossimo carnevale rischia di significare molto di più: “Parlare oggi di non fare il Carnevale nel 2021 significa aver avuto un blocco totale degli eventi per un anno e questo secondo me è quello che dovrebbe preoccuparci molto di più”, spiega Gazzani. “Intorno a noi ruota tantissimo: organizzazione, gruppi, associazioni. C’è un aspetto sociale importantissimo, c’è un aspetto economico molto importante. Noi come Nebiopoli negli ultimi anni abbiamo deciso di intraprendere una strategia rivolgendoci a determinati fornitori locali. Questa è gente che non sta lavorando, che non batte un chiodo. Questo è importante e grave”.

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