
Questo è un periodo strano e drammatico, pensiamo alle sofferenze che in molti hanno vissuto e stanno vivendo, legate ai lutti non condivisi con i propri cari e con gli amici, a coloro che hanno perso il lavoro o che si sono trovati e si troveranno in difficoltà economiche, ma pensiamo anche a gesti di speranza per gli aspetti positivi che tutti hanno potuto vedere e molti toccare con mano, dallo straordinario impegno delle persone impegnate nella sanità a quello della solidarietà e a tutti coloro che sono rimasti a servizio della Comunità anche a rischio della propria salute con attività umili ma preziose, ovunque sono sbocciate iniziative di attenzione al prossimo.
Caritas Ticino e la solidarietàSin dall’inizio di questa crisi, Caritas Ticino ha dato un suo primo contributo con la creazione del servizio Caritas Ticino ha dato un suo primo contributo con la creazione del servizio Un Aiuto Insieme(079 811 14 04) che offre la possibilità, a chi si trova nel bisogno di ricevere un aiuto volontario, e allo stesso tempo a chi desidera offrirsi come volontario di trovare azioni concrete di aiuto.
Al Servizio sociale di Caritas Ticino sono aumentate le richiesteAlcune delle conseguenze della pandemia da Covid-19 sono immediatamente emerse nelle fasce più fragili della popolazione e al Servizio sociale hanno iniziato a rivolgersi anche persone che già in precedenza si trovavano in difficoltà, aumentandone le consulenze: persone in disoccupazione, a beneficio dell’aiuto sociale, in AI con prestazioni complementari, oppure con un salario ridotto e dunque non sufficiente per far fronte alle spese quotidiane. Ma, sono emerse anche situazioni nuove per il nostro osservatorio, pensiamo in particolare agli indipendenti, piccoli artigiani e imprenditori che non potendo esercitare la propria professione per le chiusure decise dalle Autorità si sono ritrovati a dover far fronte ai costi fissi attingendo per chi poteva dai propri risparmi, non sempre però sufficienti; da qui la richiesta di sostegno economico a Caritas Ticino Ad oltre due mesi dell’inizio della crisi, Caritas Ticino ha risposto a 80 richieste con sostegni economici ad oltre 200 persone per CHF 40’000. Gli aiuti elargiti sotto diverse forme provengono da donazioni specifiche di privati, sacerdoti, aziende, fondazioni ticinesi e dalla Catena della Solidarietà che tramite Caritas Svizzera suddivide tra le Caritas regionali parte della raccolta effettuata a livello nazionale per questa pandemia.
I Programmi occupazionaliLa solidarietà non si esprime unicamente in aiuti economici, ma anche in gesti di relazione. Caritas Ticino ha interrotto le attività non permesse, in particolare quelle del Programma occupazionale legate ad attività di utilità pubblica nel settore del riciclaggio mobili, abiti, materiale elettrico ed elettronico, mantenendo attiva unicamente l’azienda agricola biologica di Pollegio. Azienda che ha visto incrementare le richieste di privati sempre più consapevoli dell’importanza di un consumo sostenibile anche nell’alimentazione. Tale decisione ha interrotto la presenza di circa 200 partecipanti al Programma.
Quello che Caritas Ticino può continuare a fare, in questo momento di emergenza quale segno di speranza, oltre alla vicinanza a coloro che entrano in contatto con noi, è quello "di ridistribuire la solidarietà anche economica e di mantenere quello sguardo di centralità sull’essere umano che rimane, nonostante bisogni oggettivi, portatore di virtù e risorse".
Riapertura CATISHOP.CHCon l’allentamento delle misure da parte delle Autorità, anche Caritas Ticino sta riprendendo gradatamente le diverse attività con il rientro dei partecipanti nei Programmi occupazionali. Segnaliamo di seguito che da mercoledì 13 maggio dalle ore 13.30 saranno nuovamente aperti al pubblico i CATISHOP.CH di via Ceresio 48 a Pregassona; di via Monte Ceneri 7 a Giubiasco e il negozio dell’usato di Corso San Gottardo 55 a Chiasso. Rimangono chiusi fino a nuovo avviso i negozi dell’usato di Balerna, Locarno e Pollegio.
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