Ticino
Carì, una stagione ormai compromessa
Redazione
3 anni fa
Gabriele Gendotti, presidente della società che gestisce gli impianti, resta però positivo: “Vedo le terrazze piene e tanta gente che ha bisogno di evadere dalla quotidianità”

Con l’arrivo della neve Carì ha potuto aprire i suoi impianti sciistici, anche se con il Natale alle spalle, la stagione è ormai compromessa. “Ogni quattro o cinque anni ci sono delle stagioni in cui manca la neve fino a metà stagione, questa però è un po’ particolare. È la prima volta, a mia memoria, che si è arrivati a inizio febbraio senza neve”, commenta ai microfoni di Ticinonews Gabriele Gendotti, presidente della Nuova Carì.

Si punta al carnevale
Anche se il periodo migliore, quello di Natale, è andato perso, i gestori degli impianti sperano ancora per le prossime settimane. “Restiamo positivi perchè c’è ancora il periodo di carnevale”, prosegue Gendotti. “Inoltre lo possiamo vedere: la gente ha voglia di godere di questa neve e questo sole». Complice sicuramente il bel tempo e la voglia di neve, Carì ha vissuto sicuramente un buon afflusso nella giornata di sabato. “Sono stati superati i 700 primi passaggi, sicuramente almeno 100 con le racchette e una cinquantina con le slitte. Dobbiamo rimanere positivi, quello che constato io è che ci sono terrazze piene, la gente ha voglia di sole, di respirare aria buona e uscire dalla quotidianità”.

Contenere i costi
Gestire un impianto sciistico, è risaputo, non è facile: “Sicuramente questa è una stagione che non potrà finire molto bene, dobbiamo cercare di contenere un po’ i costi, c’è ancora qualche settimana per cercare di migliorare un po’ la situazione”, sottolinea il presidente della Nuova Carì. “La neve è abbastanza buona, è una neve primaverile, ma è un problema generale per il Ticino. Se vogliamo essere concorrenziali con gli impianti di oltre Gottardo, considerati anche i cambiamenti climatici, dobbiamo assolutamente investire in ulteriori cannoni di innevamento, questa è l’unica soluzione che ci resta”.

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