
In Svizzera mancano diverse centinaia di pediatri. Il grido d’allarme lo ha lanciato Marc Sidler, presidente dell’associazione dei pediatri a livello nazionale. Una carenza difficile da quantificare, puntualizza, perché a mancare ci sono anche dati certi. Il numero di bambini ed adolescenti che si affidano a normali medici di famiglia non viene infatti registrato. Il problema pare si faccia sentire maggiormente nelle zone rurali. Molto spesso trovare specialisti che abbiano voglia di rilevare uno studio situato in zone discoste, si rivela piuttosto complicato. Va meglio nelle città dove a semplificare la situazione, interviene anche la vicinanza e la collaborazione con gli ospedali pediatrici. C’è poi un ulteriore fattore che si sta trasformando in un ostacolo: la tendenza ad optare per il lavoro parziale.
Una settimana lavorativa di 3-4 giorni
A livello nazionale, i pediatri, mediamente, lavorano 4 giorni alla settimana, mentre le pediatre si limitano a tre. Donne che rappresentano tuttavia due terzi di tutti i pediatri elvetici. È quindi chiaro, conclude Sidler, che occorra una maggiore formazione. Uno scenario a cui va aggiunta la denuncia dell’Associazione per quanto riguarda la burocrazia, sempre più invasiva. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), su questo fronte, dovrebbe inoltre “fornire maggior sostegno”. Dai controlli alle ispezioni, fino all’ottemperamento del regolamento, i pediatri denunciano anche una situazione in cui a venir penalizzato c’è il paziente.
In Ticino mancano psicoterapeuti e psichiatri infantili
Quella appena descritta è la situazione a livello svizzero. E in Ticino? Ne abbiamo parlato con il presidente della commissione sanità e sicurezza sociale Claudio Isabella. “Confermo che nel resto della Svizzera c'è una carenza di pediatri, ed è dimostrato da un rapporto dell'OPSAN”, ci spiega Isabella. In Ticino, però, le statistiche mostrano un numero giusto di pediatri, “anche se c’è una differenziazione per regione: il Mendrisiotto ha un pediatra ogni 800 bambini, mentre nelle Tre Valli c’è un pediatra ogni 1’600 bambini. Quindi c'è comunque una differenziazione interregionale”. Isabella ci ha poi spiegato che c'è un settore dove i pediatri sono carenti e c'è quindi bisogno di aumentarne il numero. “Si tratta del settore della psicoterapia e della psichiatria infantile, in questo caso c'è bisogno di aumentare i numeri anche a livello cantonale. A livello intercantonale siamo infatti nelle cifre più basse”.