
Interventi diminuiti del 42%, ma più complessi. È questo, in sintesi, il bilancio 2023 del Care Team Ticino (CTTi), che ieri sera ha prestato il resoconto annuale. Tra i principali campi di intervento le catastrofi naturali, gli infortuni mortali, gli incidenti stradali, gli omicidi e i suicidi.
62 interventi, 6 al mese
Nel dettaglio, si legge, gli interventi, 62 complessivamente fino all’11 di dicembre, sono diminuiti del 42% rispetto il 2022, ma si sono rilevati più complessi coinvolgendo molte persone su più livelli. Da gennaio a novembre il CTTi è stato chiamato ogni mese, in media, 6 volte per prestare assistenza a complessivamente 411 persone durante 553 ore di intervento. Dalla sua costituzione nel 2015, il CTTi è intervenuto in 567 eventi garantendo l’assistenza a 3'338 persone (adulti e minori), per un totale di 4'226 ore d’intervento (media di 7 ore e mezza a intervento).
La classifica degli interventi
Nel corso dell'anno, si legge nella nota, il Care Team Ticino è stato sollecitato per 22 casi di suicidio, 15 decessi improvvisi a casa, 4 sul lavoro, 4 incidenti stradali, 3 decessi in montagna, 3 infortuni gravi sul lavoro, 2 decessi in luoghi pubblici, 2 tentati suicidi, un decesso nel tempo libero, un infortunio nel tempo liberi e 3 interventi nella categoria "altri".
Il Care Team Ticino
Il Care Team Ticino, che impiega militi delle sei Regioni di protezione civile, è un servizio che offre sostegno psicosociale nell’immediato alle vittime (famigliari e/o persone coinvolte) in caso di eventi potenzialmente traumatici come catastrofi o incidenti gravi. Il servizio, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 grazie ai picchetti, garantisce il necessario supporto, oltre alle persone direttamente coinvolte nell’evento, anche a coloro che vi assistono senza esserne implicati in prima persona. Oltre a questo ha anche formato sia i propri operatori, sia altri enti esterni di primo intervento che offrono un supporto ai loro collaboratori.