Ticino
“Carcere giudiziario pieno, chi ne fa le spese?”
Redazione
2 anni fa
Un’interrogazione del gruppo PS-FA-GISO chiede al Consiglio di Stato di chinarsi sulla questione del sovraffollamento delle carceri ticinesi.

La situazione di piena occupazione delle strutture carcerarie penali e giudiziarie preoccupa per l'impatto sull’incolumità e la salute del personale, delle persone incarcerate e del buon funzionamento del sistema. Per questo motivo, la deputata Daria Lepori ha inoltrato, a nome del gruppo PS-FA-GISO un’interpellanza al Consiglio di Stato per chiedere delucidazioni in merito alle possibili soluzioni per ovviare al problema.

La situazione

A La Farera, che ha una capienza massima di 88 posti, ci sono 86 detenuti: per via di diverse inchieste del Ministero pubblico, è stata ordinata la carcerazione per un numero importante di persone. “Spesso sono cittadini stranieri per i quali sussiste un marcato rischio di recidivo o di fuga prima del processo”, si legge nell’interpellanza. Non potendo intervenire sulla logistica, ma sul piano organizzativo, la Direzione ha momentaneamente trasformato due celle del carcere penale che si trovano in un luogo separato dagli spazi riservati ai detenuti in esecuzione di pena, in celle per quelle persone di cui il procuratore pubblico ha disposto la detenzione. Così anche alla Stampa, “la cui capienza massima è 144 posti, e dove si registra il tutto esaurito”.

Gli accorgimenti adottati

Sempre a La Farera, dove la maggior parte delle persone detenute è di sesso maschile, alcuni imputati uomini sono collocati nelle celle, libere, del comparto femminile. Il direttore Laffranchini ha spiegato di essere in contatto con la Polizia cantonale per quanto riguarda l’uso delle celle di polizia di Mendrisio e Lugano, e che si sta valutando la possibilità, in questa fase di urgenza, di evitare l’immediato trasferimento alla Farera delle persone tratte in arresto.

Le richieste

Viene quindi chiesto al Governo quante sono le persone detenute nel carcere penale della Stampa e quante (donne e uomini) in quello giudiziario de La Farera e, inoltre, se tra le donne è ancora presente la detenuta che aveva partorito in carcere nel 2022. Gli interpellanti vogliono inoltre sapere quale è stata la media giornaliera di persone detenute nelle due strutture dall'inizio del 2023 e se le condizioni di detenzione, rispettivamente di lavoro, irreprensibili continuano a essere garantite in entrambe le strutture. In particolare, il numero di agenti di custodia è” adeguato a una situazione costante di totale occupazione? Esiste un problema di ore supplementari da scalare o di giorni di vacanza arretrati da recuperare?”

Di seguito le altre domande:

Per quante persone indagate si è già provveduto al prolungamento della loro permanenza nelle celle di polizia a Mendrisio e Lugano? In che misura le celle di polizia sono considerate una soluzione rispettosa delle persone ivi incarcerate? In che misura il personale di polizia è sostenuto in questo maggiore compito?
Quali rimedi ha individuato la Divisione della giustizia del Dipartimento Istituzioni nel preannunciato incontro con il Consiglio di vigilanza del settore esecuzione pene e misure per gestire subito e al meglio questo sovraffollamento nel carcere giudiziario? Visti i tempi lunghi per la realizzazione della nuova Sezione femminile del carcere penale della Stampa, come sarà gestito un eventuale perdurare della piena occupazione delle due strutture? Detto cantiere non rischia di causare – per periodi più o meno lunghi - ulteriori diminuzione di disponibilità di celle?

 

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