Ticino
Cara vacanza, quanto mi costi
Immagine Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
Si prevede un’impennata dei prezzi per questa estate, malgrado la Svizzera appaia in controtendenza rispetto agli altri paesi. Nettuno (HotelPlan): “È sempre meglio muoversi per tempo”

Il giorno di ferragosto lo stabilimento balneare le cinque vele di Pescoluse, in Salento, affitterà i gazebo in spiaggia per mille euro al giorno. Drink e teli sono inclusi. Un prezzo che sta facendo discutere in Italia ed è simbolo di un’estate più cara che mai. Secondo i calcoli di Altroconsumo, la versione italiana della nostra borsa della spesa, i posti in spiaggia costano in media il 10% in più dello scorso anno.

Alcuni esempi
Per citare altre località, ad agosto ad Alassio, sdraio e ombrellone in prima fila costeranno 380 euro a settimana. 282 invece a Gallipoli e 146 a Rimini. Se poi per arrivare in spiaggia si decide di noleggiare un’auto, allora è anche peggio: la Federconsumatori italiana calcola un aumento del 67% rispetto all’anno passato. Ad Alghero un’utilitaria di fascia media, settimana prossima costerà attorno agli 800 euro, a Palermo sui 600. Questi sono solo due esempi di come il caro vacanze rischia di rovinarci l’estate 2022.

Il paragone Svizzera-estero
Ma quali salti mortali bisognerà fare per stare nel budget? Per capirlo, Ticinonews ha aperto il paniere dei prezzi al consumo dell’Ufficio federale di statistica. Il confronto è tra maggio 2021 e maggio 2022. Il costo che è decollato più di tutti è chiaramente quello dei voli: +58%, gli autonoleggi registrano un +20% e i pacchetti vacanza all’estero +25%. Un sospiro di sollievo lo regalano i pacchetti vacanza in Svizzera, scesi del 4%. Insomma, meno gettonate, le vacanze in patria sono anche meno care rispetto all’era pandemica. A pesare più di tutti trasporti e servizi che sono esplosi, a essere aumentati di meno sono i prezzi degli alberghi, che registrano un +3,5%.

Meglio a stare a casa? No
E per chi sceglie di stare a casa? Anche il relax in zona costa di più: lidi, piscine, palestre, corsi di nuoto di nuoto o di pattinaggio hanno visto un aumento dei prezzi. Stesso discorso per i prodotti del verde, i mobili da esterna e i barbecue. Insomma, uscire di casa costa, ma restarci è anche peggio.

Un’esplosione della domanda
Partire in vacanza quest’anno, lo abbiamo detto, appare particolarmente costoso. Come spiegato dal portavoce di HotelPlan Davide Nettuno, intervenuto nel corso di Ticinonews, questo dipende dal fatto che “la domanda è esplosa in maniera improvvisa e inaspettata, e questo ha portato a una diminuzione della disponibilità e a un ritocco verso l’alto dei prezzi di tutti i servizi turistici”. Fortunatamente, gli aumenti indicati “sono delle medie e dei dati calcolati in maniera empirica per alcune prestazioni. Bisogna dire che sulla totalità dell’offerta turistica non c’è un aumento lineare e uguale per tutti i servizi”. Certo, quelli messi in evidenza “possono incidere parecchio su un portafoglio di un’economia domestica”. Sembra però che “le persone siano comunque disposte a concedersi qualche lusso in più, in virtù del fatto che negli ultimi due anni hanno dovuto rinunciare in maniera importante alle vacanze”.

I fattori che incidono
Ciò che fa la differenza, più che la metà in sé, “è la disponibilità che c’è per una determinata destinazione in un certo periodo, e anche in base al momento in cui viene fatta la prenotazione”, precisa Nettuno. Chi si è mosso con largo anticipo “ha potuto senz’altro beneficiare di condizioni migliori. Il concetto di “last minute” non è più conveniente”. Ma in che modo è quindi possibile risparmiare? “Il consiglio che do è di essere un po’ aperti. Se si ha una disponibilità temporale abbastanza ampia, si hanno anche maggiori possibilità rispetto al vincolarsi a un momento preciso. Idem per i servizi: se voglio l’albergo che offra centro Spa, ristorante, animazione, vicino alla spiaggia, è logico che ponendo paletti così stretti ci si dovrà adattare a ciò che il mercato offre”. Se si è disposti a mettere delle priorità “allora si può ancora trovare qualcosa che sia accessibile”.

La situazione in Svizzera
In Svizzera l’andamento pare essere diverso rispetto agli altri paesi. Anche in questo caso “vale sempre il principio della domanda e dell’offerta. Negli ultimi due anni la richiesta nel nostro paese era molto forte: dato che era più complicato andare all’estero, molti optavano per una vacanza interna”. Ora, con i ‘cancelli riaperti’, “le persone possono viaggiare più agevolmente e per poter essere ancora attrattivi occorre lavorare anche sui prezzi. Questo fa sì che i costi smettano di crescere”, conclude Nettuno.

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