Ticino
Caos Tpc, il TF dà ragione alla segretaria: va rivalutato l'accesso al rapporto Galliani
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Redazione
2 giorni fa
Il Tribunale federale sconfessa la Commissione ticinese. "Violato un diritto costituzionale". L'avvocato Bersani: "Ora mi aspetto l'accesso al rapporto".

Il Tribunale federale ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Andrea Bersani per conto della segretaria del Tribunale penale cantonale (Tpc) che aveva denunciato per mobbing una collega. Lo riporta La Regione. La Commissione cantonale di ricorso sulla magistratura, ricordiamo, aveva negato alla donna l’accesso agli atti della procedura disciplinare avviata nel 2024, in particolare al cosiddetto “rapporto Galliani”, redatto dall’avvocata ed ex procuratrice generale aggiunta Maria Galliani su mandato del Consiglio di Stato. Secondo la Commissione, la segretaria non aveva la qualità di parte nella procedura disciplinare avviata lo scorso settembre nei confronti della collega da lei segnalata. Ma per i giudici di Mon Repos questo non basta per negare l’accesso agli atti in via definitiva.

La decisione del TF

Nel loro verdetto, i giudici della prima Corte di diritto pubblico hanno sottolineato come il procedimento disciplinare si sia concluso, e che alla ricorrente – pur non avendo formalmente la qualità di parte – doveva comunque essere data la possibilità di far valere "un interesse degno di protezione". Il diritto di essere sentita, principio costituzionale, è stato dunque violato. Il Tribunale federale ha annullato la decisione della Commissione di ricorso, rimandandole l’incarto affinché si pronunci nuovamente “nel senso dei considerandi”. Ora Bersani si aspetta che la Commissione conceda finalmente l’accesso al rapporto. In caso contrario, "impugneremo di nuovo la decisione negativa", ha dichiarato al giornale.

La vicenda

La vicenda si inserisce nel più ampio “caos Tpc”, scoppiato dopo la segnalazione di mobbing e culminato con le dimissioni del presidente Mauro Ermani e la destituzione dei giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti, che hanno a loro volta impugnato il provvedimento davanti al Tribunale federale. Nel frattempo, le indagini penali scaturite dalle reciproche accuse tra membri del Tpc si sono concluse con l’archiviazione delle principali imputazioni, inclusa quella per pornografia a carico di Ermani. La battaglia legale sul rapporto Galliani, però, resta aperta — e potrebbe avere nuovi sviluppi nei prossimi mesi.