
La situazione al Tribunale penale cantonale “si è stabilizzata e non potrà che migliorare allorquando potranno essere occupate le posizioni vacanti”. Lo scrive il Consiglio di Stato rispondendo a un’interrogazione inoltrata dai deputati Mps Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi sul tema del cosiddetto “caos al Tpc”. Tra gli avvenimenti che hanno portato a questa stabilizzazione, l’Esecutivo cantonale cita in particolare i provvedimenti “tempestivamente adottati” dal Consiglio della Magistratura (la destituzione dei giudici Francesca Verda Chiocchetti e Siro Quadri), e dalla Commissione amministrativa del Tribunale d’appello (il trasferimento di una segretaria al Ministero Pubblico e la riassegnazione di un’altra segretaria a un diverso servizio), nonché la designazione da parte dello stesso Consiglio di Stato di due giudici straordinari.
“Non dovrebbe essere necessario ripetere dei processi”
Rispondendo poi a un'altra domanda concernente il possibile rischio di dover ripetere dei processi, il Governo cantonale ricorda che “dottrina e giurisprudenza tendono ad ammettere che le motivazioni delle sentenze possano essere firmate anche da un altro giudice che non sia quello che ha presieduto il processo (laddove quest’ultimo, per un qualche motivo, non può farlo). Di principio “non dovrebbe dunque essere necessario ripetere dei processi". Su questo aspetto “toccherà comunque, se del caso, alle preposte autorità di ricorso pronunciarsi, qualora dovessero essere sollevate delle contestazioni in sede giudiziaria”.