Chiasso
Cantiere ex fabbrica Trecor, il Centro chiede chiarimenti al Municipio
© CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
un anno fa
I consiglieri comunali centristi hanno posto diverse domande all’Esecutivo di Chiasso sul cantiere, in particolare per quanto riguarda rumore e possibile inquinamento.

Durante la demolizione dell’ex fabbrica Trecor in via Como a Chiasso, avviata, nell'estate del 2022 per dar luce al progetto ‘llliar Tower’, sono emersi “fatti incresciosi per inquilini e proprietari che vivono nelle vicinanze”. È quanto scrivono i consiglieri comunali del Centro in un’interpellanza inoltrata al Municipio cittadino. La preoccupazione maggiore dei cittadini residenti nei pressi del cantiere, viene spiegato, è stata quella di chiedere come venisse trattato il tetto in eternit, “per i noti problemi sull’amianto”. I cittadini sono stati rassicurati dall’Ufficio tecnico (UTC) che dello smaltimento si sarebbe occupata una ditta specializzata. I centristi chiedono quindi all’Esecutivo se chi ha eseguito i lavori ha redatto un rapporto dello stato dell’aria e del suolo prima e dopo la rimozione del tetto in eternit.

Le questioni rumore e inquinamento

Durante la demolizione dell’ex fabbrica, prosegue l’interpellanza, oltre al disagio per la polvere e il rumore, “sono iniziate delle forti vibrazioni che si sono trasmesse agli immobili e nelle abitazioni adiacenti, tali da far tremare stoviglie e mobili”. Alcuni proprietari hanno contatto con la ditta responsabile dei lavori e hanno segnalato il disagio all’ufficio tecnico di Chiasso. È stato risposto loro che sarebbero stati fatti dei controlli. “Sono stati fatti i controlli del caso da parte dell’UTC per verificare se i rumori prodotti dal cantiere non superavano la soglia limite del rumore ed erano a norma?” Ad oggi i lavori sono inoltre fermi per dei prelievi nel terreno per degli esami su materiali inquinanti. “Per quale motivo è stato rilasciato un permesso di costruzione su un terreno che risulta essere inquinato? Si è parlato della bonifica del terreno, prima di rilasciare il permesso di costruzione? Se per motivi dati da una bonifica esosa, il costrutto rinunciasse a edificare il nuovo immobile, quale sarà la sorte di questo scavo, probabilmente inquinato? Lo dovrà bonificare il nostro comune sulle spalle dei cittadini? Cosa si farà di quell’area?”

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