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Cane azzannato a Locarno, il caso passa al veterinario cantonale
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Redazione
2 anni fa
In seguito all'aggressione del pitbull verso il cane, azzannato a morte, il caso passa al veterinario cantonale. Luca Bacciarini: "Episodi del genere sono due o tre al massimo all'anno".

Una passeggiata a Locarno si è rapidamente trasformata in una triste scena. Verso mezzogiorno, all’imbocco della strada verso il Consorzio depurazione acque, un pitbull ha aggredito un altro cane azzannandolo al collo a morte. Secondo diversi testimoni il pitbull non era al guinzaglio, contrariamente a quanto inizialmente riportato dai media. Il caso è quindi finito, come da prassi, tra le mani del veterinario cantonale Luca Bacciarini che ha risposto alle nostre domande, senza entrare nel merito del singolo episodio.

Una rarità

Nel 2022 in Ticino sono stati notificati 119 casi di morsicatura – con risultati varianti dal graffio allo strappo muscolare – da cane contro un altro cane, mentre 246 sono stati quelli da cane a persona. “Episodi del genere, con la morte del cane, sono due o tre al massimo all’anno”, ci spiega Bacciarini.

Una razza problematica?

Ad alimentare il dibattito che si è creato online, la razza del cane aggressore. Il pitbull, infatti, fa parte delle 30 razze che in Ticino, dal 2009, hanno l’obbligo di un’autorizzazione. “Non è una lista di razze di cani pericolose. È un elenco di razze la cui detenzione è più complessa”, chiarisce il veterinario cantonale. “Vi è un formulario apposito da consegnare in Municipio con un estratto del casellario giudiziale. Viene anche fatto un controllo a domicilio. Una volta avuta tutta la documentazione, il caso viene valutato e viene rilasciata l’autorizzazione. La persona deve seguire con il cane un corso e, nei mesi successivi, deve fare due test”.

Obblighi in caso di problemi

Una volta ottenuta l’autorizzazione, i cani non devono sottostare ad altri obblighi tranne nel caso di problemi. “Le misure prese dal nostro Ufficio vanno dalla museruola e dall’obbligo di guinzaglio su luogo pubblico, con il caso estremo – se il cane ha morso un certo numero di volte una persona in modo grave – dell’eutanasia dell’animale”. Per evitare che ciò succeda, Bacciarini consiglia ai padroni di “socializzare l’animale già da cucciolo e di educarlo quando cresce così che la convivenza con altre persone e animali sia la migliore possibile”.

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