Il Ministero pubblico ha aperto un incarto per fare luce sulle accuse alla Micromacinazione di Monteggio mosse da un ex dipendente in una lettera anonima inviata negli scorsi giorni ai media.

L'ex dipendente della ditta malcantonese parlava di trasporto di merci pericolose senza la documentazione necessaria, di deposito abusivo di sostanze chimiche in un magazzino e di produzione di farmaci in modo irregolare. L'uomo sollevava dubbi sui rischi che potrebbero verificarsi in caso di incidenti sulle strade e sulle difficoltà che incontrerebbero i pompieri per intervenire.

Non si può escludere che queste accuse siano unicamente frutto della fantasia di un ex dipendente arrabbiato, poiché licenziato. In ogni caso il Ministero pubblico ha deciso di procedere ai suoi accertamenti, con l'ausilio della Polizia e del farmacista cantonale. L'azienda, dal canto suo, ha già reagito tramite il suo legale, rispedendo le accuse al mittente e denunciando a sua volta l'anonimo accusatore.

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