Ticino
Cambio al vertice dell’Irb
Filippo Suessli
4 anni fa
Antonio Lanzavecchia viene sostituito da Davide Robbiani, nato in Ticino dopo gli studi a Berna si è trasferito negli Stati Uniti

Nominato a giugno dello scorso anno, dal 1° agosto, il professor Davide Robbiani è il nuovo direttore dell’Istituto di ricerche biomediche e professore ordinario dell’Usi nella Facoltà di scienze biomediche. Robbiani, che ha studiato a Berna e alla Cornell University e ha insegnato e svolto ricerche presso la Rockefeller University di New York, subentra ad Antonio Lanzavecchia. “Molte le sfide che lo attendono, innanzitutto mantenere e consolidare l’alto livello dei risultati scientifici, che hanno permesso di posizionare la Svizzera italiana sulla mappa globale della ricerca di punta nell’importante settore della ricerca di base in biomedicina”, scrive l’Usi in una nota.

Il Covid all’Irb

L’istituto bellinzonese sta lavorando da mesi per combattere il coronavirus e, proprio su questo fronte, Robbiano porta con sé “fronte grandi competenze, avendo lavorato assiduamente su progetti legati al coronavirus presso la Rockefeller University a New York. In particolare, a giugno la rivista scientifica Nature ha pubblicato i risultati di un importante studio condotto dal Prof. Robbiani con i suoi colleghi ricercatori presso l’ateneo statunitense sulla scoperta di anticorpi molto potenti capaci di neutralizzare il virus SARS-CoV-2, aprendo così la strada a test clinici in autunno”, si legge.

“Un forte stimolo”

Per il Direttore dell’IRB Davide Robbiani: “L’IRB è un istituto di alto livello e profilato internazionalmente, soprattutto – ma non solo – nello studio dell’immunologia umana. Il lavoro che viene svolto nei laboratori a Bellinzona per studiare e trovare risposte alle malattie infettive è ben allineato con i miei interessi di immunologo e ricercatore. Inoltre, la crescita attualmente in atto nell’ambito della biomedicina rappresenta per me un forte stimolo a contribuire allo sviluppo scientifico e accademico ticinese. Un esempio in questo senso è il rafforzamento e la creazione di nuove sinergie. A questo proposito l’IRB si è recentemente fatto promotore di un importante studio sul nuovo coronavirus che coinvolge anche alcuni attori cantonali (Ente Ospedaliero Cantonale, Clinica Luganese Moncucco, Servizio Trasfusionale della Svizzera Italiana e Istituto di salute pubblica dell’USI)”.

“Bentornato in Ticino”

“Fa piacere il ritorno in Ticino di uno studioso di casa nostra dopo aver fatto grandi esperienze e ottenuto ottimi successi nel campo dell’immunologia e dalla microbiologia negli Sati Uniti”, ha commentato invece il presidente del Consiglio di fondazione dell’Irb Gabriele Gendotti, che ha anche ringraziato Antonio Lanzavecchia “per aver saputo catapultare l’IRB sin dalla sua nascita ai più alti livelli internazionali nell’ambito della ricerca scientifica di base”. Il rettore dell’Usi Boas Erez, ha invece sottolineato come Robbiani non sarà chiamato ad affrontare da solo le grandi sfide che lo attendono: “Ormai gli attori della ricerca biomedica del Cantone hanno raggiunto una maturità sufficiente per sapere che per proseguire nello sviluppo delle belle iniziative degli ultimi trent’anni bisogna fare squadra”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata