
"ProGottardo-Ferrovia d’Europa" cambia leadership e rilancia la sua azione politica e transfrontaliera per il futuro della mobilità ferroviaria. Durante l’Assemblea annuale 2025, tenutasi presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio con il patrocinio del Municipio locale, la ProGottardo ha ufficializzato un importante cambio al vertice. Alla co-presidenza dell’associazione sono stati eletti Michele Guerra, presidente del Gran Consiglio 2024, e Simone Gianini, consigliere nazionale, che succedono all’uscente Alex Farinelli. Riconfermato nel ruolo di vicepresidente Gianni Ghisla, insieme ai membri di comitato Giuditta Botta, Federica Colombo, Giovanni Lombardi e Bernardino Regazzoni. L’assemblea, molto partecipata e con ospiti da tutta la Regio Insubrica, ha visto gli interventi di numerose autorità, tra cui Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato e della Regio Insubrica, il presidente lombardo Attilio Fontana, il console generale d’Italia a Lugano Uberto Vanni d’Archirafi e il sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini.
L’Alleanza Sud delle Alpi si rafforza
Al centro dei lavori, il rafforzamento dell’Alleanza Sud delle Alpi, formata recentemente da Ticino, Lombardia, Piemonte e Liguria per sostenere il completamento dell’asse ferroviario AlpTransit. L’Alleanza punta a rimettere il Gottardo e il Sempione al centro delle strategie infrastrutturali nazionali ed europee, sottolineando l’importanza della mobilità su rotaia per ridurre traffico, impatto ambientale e favorire uno sviluppo sostenibile nella cosiddetta Città dei Laghi.
Il Memoriale 2024 e il pressing sulla politica federale
Approvato definitivamente anche il Memoriale 2024, documento strategico lanciato un anno fa a Chiasso, che chiede il completamento degli accessi ad AlpTransit entro il 2040. Il testo sarà ora presentato alle autorità federali svizzere e a quelle regionali del Nord Italia. Il manifesto gode già del sostegno di oltre 160 personalità, 31 Comuni e numerose organizzazioni economiche e della società civile. L’obiettivo è esercitare una pressione coordinata sulla politica svizzera affinché il completamento di AlpTransit venga reinserito tra le priorità della pianificazione infrastrutturale, come previsto dalla legge. Ciò significherebbe ricollegare il nord e il sud delle Alpi, dopo un periodo in cui si è erroneamente dato per concluso il progetto.
In gioco il ruolo europeo della Svizzera
Come ribadito dai nuovi co-presidenti Guerra e Gianini, il completamento di AlpTransit riguarda non solo interessi regionali, ma nazionali ed europei: fare della Svizzera una piattaforma centrale del traffico passeggeri europeo e assicurare il trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia. Resta ora da affrontare anche la questione finanziaria. Per questo, è stata sottolineata la necessità di una nuova architettura finanziaria capace di garantire i mezzi necessari per portare a termine le opere ancora mancanti.