Ticino
C’è meno gente sui treni?
Redazione
4 anni fa
Teleticino ha fatto un giro alla stazione di Mendrisio per toccare con mano la situazione. Il portavoce: “Calo tra il 35% e 25% a livello svizzero”

Con il coronavirus il viaggio in treno è ancora un viaggio sereno? Si utilizzano ancora i trasporti pubblici? O vince la paura e si predilige il viaggio in solitaria in auto? A questi quesiti ha cercato di rispondere Teleticino, che ieri mattina si è recato alla stazione di Mendrisio per interpellare le persone che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici. Secondo le impressioni dei diretti interessati, non è cambiato molto: chi si spostava in treno, continua a farlo, con la differenza che ora bisogna indossare la mascherina e non sempre è facile mantenere le distanze quando il treno è pieno. Ma stando agli interpellati, capitato di rado vedere persone che non rispettano le regole.

La mascherina aiuta, ma le cifre dicono che c’è un calo di passeggeri
L’introduzione della mascherina ha comunque aiutato perché “i clienti si sentono più sicuri”, spiega il portavoce delle FFS Patrick Walser. Inoltre le FFS hanno messo in atto una pulizia più approfondita e regolare dei treni che consente ai viaggiatori di spostarsi in sicurezza. Ma una diminuzione dei passeggeri c’è effettivamente stata? Secondo il portavoce delle FFS a livello svizzero c’è stato un calo tra il 35% e 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Tra marzo e giugno abbiamo ridotto di molto i collegamenti, poi da giugno li abbiamo ripristinati. Da giugno fino a settembre c’è stata una crescita costante, mentre oggi notiamo un lieve rallentamento a livello svizzero. Nei treni a lunga percorrenza siamo al 65% di occupazione rispetto al periodo del 2019, mentre nel traffico regionale, sempre a livello svizzero, al 75%. Cifre per il Ticino non ne abbiamo al momento”.

Corse e ora di punta
Chi prende il treno nelle ore di punta fa comunque fatica a trovare un posto a sedere e ci si chiede se non si può fare qualcosa. “Sappiamo che negli orari di punta ci sono collegamenti molto frequentanti, ma aggiungere corse purtroppo non è possibile” spiega Walser. “Quello che ha insegnato il coronavirus è che ci si può distribuire un po’ meglio nell’arco della giornata. Va comunque detto che, con l’apertura della galleria di base del Ceneri il prossimo 13 dicembre, il numero di collegamenti aumenterà. Questo andrà a vantaggio della situazione”.

Prezzi dei biglietti
Viste le difficoltà con cui sono confrontate le aziende di trasporto pubblico, tra riduzione della clientela e aumento di costi supplementari, c’è da aspettarsi un aumento dei prezzi? “I prezzi dei biglietti non vengono determinati dalle FFS” precisa ancora Walser. “Queste fanno capo ha un’organizzazione mantello, la AllianceSwissPass, all’interno della quale sono rappresentate tutte le imprese di trasporto pubblico. I prezzi vengono determinati in questo gremio. Per il futuro non è comunque previsto un aumento legato al coronavirus”.

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