
Burger King ha confermato ieri tramite un comunicato stampa la chiusura definitiva alla fine di questo mese di gennaio del ristorante fast food nell'area di sosta sulla A2 di Coldrerio, notizia anticipata l'altro ieri dal Corriere del Ticino (vedi articolo suggerito).
Nel comunicato siglato da BK Autostrada SA, il gruppo spiega che "tale passo è il frutto di un'approfondita analisi compiuta in collaborazione con la parte locatrice, a cui fa capo la famiglia Centonze".
"Si è trattato di una scelta difficile compiuta dopo un'attenta analisi alla quale BK Autostrada SA è giunta in considerazione degli irreversibili mutamenti congiunturali e macro economici, che hanno di fatto segnato il destino della ristorazione su quest'area di servizio (eliminazione della soglia minima di cambio franco/euro, sempre maggiore propensione al consumo nella vicina Italia, crisi congiunturale, ecc.)" si legge ancora nel comunicato.
Tra i motivi che hanno portato alla decisione di chiudere a Coldrerio, Burger King cita poi "la prolungata chiusura dell'area autostradale a seguito della grave contaminazione del sito, che ha notevolmente ritardato la riapertura delle infrastrutture, creando notevoli disagi a tutte le parti coinvolte".
Inoltre Burger King imputa parte della responsabilità "alla resistenze, i ritardi e la burocrazia causati dall'Ufficio federale delle strade (USTRA), che hanno giocato un ruolo essenziale nello sviluppo delle attività di ristorazione a causa di un'inadeguata visibilità e mancata immediata possibilità di realizzazione e posa di un pilone pubblicitario, al contrario di quanto è invece possibile Oltralpe".
Il gruppo conclude ribadendo di non voler abbandonare il Ticino, dove resta presente a Lugano e dove si "sta valutando diversi progetti di posizioni strategiche con l'obiettivo di valutare l'insediamento di altri ristoranti nel territorio, garantendo in tal modo anche in futuro opportunità di lavoro nel settore ed un'adeguata risposta alla richiesta sempre più diffusa dei propri prodotti".
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