Ticino
BSI: "Questa vicenda dimostra la debolezza del Ticino"
BSI: "Questa vicenda dimostra la debolezza del Ticino"
BSI: "Questa vicenda dimostra la debolezza del Ticino"
Redazione
9 anni fa
L'avvocato Bernasconi critica BancaStato e la politica ticinese: "Non hanno capito che è il mercato che comanda"

Anche l'ex procuratore pubblico Paolo Bernasconi ha detto la sua sulla vendita della BSI all'istituto zurighese EFG International.

L'avvocato non l'ha fatto in Ticino, bensì sul quotidiano vodese 24 Heures, cui ha dichiarato di "temere il peggio".

"Ancora una volta, BSI non aveva pretendenti e ha dovuto scegliere chi si è presentato" afferma l'avvocato Bernasconi. "La situazione era uguale nel 2012. Dopo la messa in vendita da parte di Generali si è dovuto attendere due anni per vedere arrivare da lontano un acquirente, BTG Pactual."

Secondo l'avvocato Bernasconi lo scarso interesse per la BSI ha diversi motivi. "Da una parte si trattava di un grosso boccone, con più di 2'000 impiegati. Dall'altra, la banca è sempre stata conosciuta per la sua redditività molto debole" afferma, "Infine, la FINMA è sempre stata poco incline a delle acquisizioni da parte di gruppi che hanno i loro interessi fuori dalla Svizzera o dall'Europa."

L'avvocato cita poi alcuni "problemi" che la BSI si porterebbe dietro, come "lo scandalo finanziario "1MDB", una vicenda da quasi un miliardo" o "i rischi legati ad alcuni clienti di Petrobras."

La proposta di BancaStato, secondo l'avvocato Bernasconi, è stata solo di facciata. "Una manovra di politica locale, solo per mostrare che la banca statale non è insensibili alle sorti della più grande banca di Lugano" dichiara. "Dopo tutto, i responsabili politici ticinesi avevano inviato una lettera alla FINMA per chiederle di trovare una soluzione fattibile. Senza capire che è il mercato che comanda, non la politica. Non hanno fatto nulla di più. Questa vicenda dimostra in realtà la debolezza del Ticino, la cui piazza finanziaria non ha saputo coordinarsi per salvare uno dei suoi pilastri. Forse Ginevra potrebbe ancora farlo, ma Lugano non ne ha semplicemente più la forza."

L'avvocato Bernasconi conclude con un'ultima nota di pessimismo: "Da tempo si dice che gli effettivi della BSI a Lugano sono eccessivi. Allora, quando sento parlare di una fusione tra due banche di dimensioni simili, con una direzione che resta a Zurigo... Non posso che temere il peggio."

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