Ticino
Brogioli SA, "in 27 hanno chiesto l'AI"
Brogioli SA, "in 27 hanno chiesto l'AI"
Brogioli SA, "in 27 hanno chiesto l'AI"
Redazione
8 anni fa
Il Governo risponde a Pronzini. "Ci sono stati controlli a sorpresa, i valori erano ben al di sotto del limite"

Ancora una volta il Consiglio di Stato ricorda al deputato MPS Matteo Pronzini che "secondo l’art. 98 della Legge sul Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato l’interrogazione è una domanda formulata per iscritto da uno o più deputati, rivolta al Consiglio di Stato, su un oggetto d’interesse pubblico generale."

"Dottrina e giurisprudenza hanno chiarito che essa deve restare uno strumento di cui il deputato dispone per controllare e stimolare l’attività del Consiglio di Stato, che si aggiunge all’esame della gestione governativa e non per avere informazioni su casi individuali e concreti che suscitano al massimo l’interesse personale o la curiosità di uno o più deputati" spiega ancora il Consiglio di Stato, ricordando inoltre che "laddove un deputato chiede informazioni relative un caso determinato, occorre pure tener conto delle esigenze di riservatezza a tutela di legittimi interessi privati e delle prescrizioni in materia di segreto d’ufficio disciplinate dalla legge sulla protezione dei dati personali."

Dopo la premessa, il Consiglio di Stato risponde quindi per quanto possibile all'interrogazione di Pronzini sulla Brogioli SA di Ponte Cremenaga, la ditta finita nel maggio scorso al centro di un servizio di Falò che rivelava l'utilizzo del berillio, una sostanza cancerogena, e diversi casi di malattie polmonari tra i dipendenti (vedi articoli suggeriti).

Il Consiglio di Stato dichiara che "negli ultimi 15 anni i collaboratori della Brogioli SA che hanno presentato una domanda di prestazioni AI sono stati 27. Cinque di loro hanno beneficiato di una rendita AI per affezioni che interessano il sistema respiratorio, due di loro a seguito dell'esposizione al Berillio."

L'utilizzo di Berillio

Nella risposta governativa a Pronzini si legge inoltre che "i servizi della Sezione per la protezione dell'aria, dell'acqua e del suolo del Dipartimento del territorio non erano a conoscenza dell'utilizzo di materiali contenenti Berillio alla Brogioli SA. La Legge sui prodotti chimici impone il controllo autonomo del fabbricante, chiamato principalmente a classificare, etichettare ed imballare conformemente sostanze e preparati pericolosi, nonché a redigere una scheda dei dati di sicurezza.

Dopo aver provveduto al controllo autonomo, il fabbricante può immettere sul mercato sostanze e preparati senza previa autorizzazione delle autorità. Il Consiglio non è tuttavia nin grado di esprimersi in relazione alle procedure di annuncio e alle attività di controllo in quanto sono di competenza della SUVA.

I controlli

Per quel che riguarda le verifiche relative alla protezione dell’ambiente, il Consiglio di Stato ha spiegato che essi sono di competenza della Sezione protezione aria, acqua e suolo (SPAAS) del Dipartimento del territorio, mentre per quanto attiene le verifiche inerenti le malattie professionali e la sicurezza sul posto di lavoro la competenza è della SUVA.

Negli ultimi 15 anni gli uffici competenti della SPAAS hanno verificato – tramite controlli sia a sorpresa che annunciati - principalmente gli impianti di pretrattamento delle acque di scarico, i prodotti chimici e le emissioni di inquinanti nell’aria.

Dal profilo della protezione dell’aria, la concentrazione di berillio nei fumi che si sviluppano durante la fusione delle barrette di lega rame-berillio negli appositi crogioli è al di sotto del limite molto severo stabilito dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt), e dunque irrilevante. “Nel caso delle emissioni della Brogioli SA la concentrazione di berillio è oltre cento volte inferiore al limite OIAt”.

Per quel che riguarda invece i prodotti chimici, negli ultimi 15 anni sono state richieste a più riprese, otto volte in totale, le schede dei dati di sicurezza delle sostanze (SDS) e dei preparati pericolosi in uso presso la Brogioli SA, nonché i relativi quantitativi massimi immagazzinati, mentre per quel che riguarda le acque di scarico, il Governo ha spiegato che la SPAAS effettua regolarmente 2-3 prelievi all’anno per verificarne la conformità con i parametri definiti dall’OPAc. “In generale i risultati delle analisi sono da ritenersi molto buoni”. Il Consiglio di SDtato, come detto, non è invece in grado di esprimersi in relazione alle verifiche inerenti le malattie professionali e la sicurezza sul posto di lavoro

Prelievi di campioni sul terreno circostante

Sono inoltre stati effettuati prelievi di campioni di suolo raccolti nelle immediate vicinanze dell’azienda, dai quali non sono emersi dei valori di Berillio o di Rame che possano comportare una limitazione d’uso del suolo o pericoli di altro tipo per le persone e per l’ambiente, “sebbene non si possa escludere che, negli anni, l’attività della ditta Brogioli possa avere avuto un influsso limitato sulla qualità del terreno nelle immediate vicinanze”.

Il Governo ha infine ribadito che i correttivi imposti dai servizi del DT “contribuiranno ad incrementare ulteriormente la qualità dei processi interni alla ditta”. Così facendo, “oltre a migliorare la tutela dell'ambiente e fermo restando le già citate competenze della SUVA, lo scrivente Consiglio esige che siano create le condizioni-quadro più favorevoli anche per la sicurezza della salute sul posto di lavoro”.

Si attendono infine eventuali elementi che dovessero scaturire dall’inchiesta penale in corso condotta dal Ministero pubblico.

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