
Salametti, risotto con la pasta di Luganighetta e richiami all'unità del Paese: "Se la Svizzera esiste, esiste grazie ai cantoni - precisa Norman Gobbi - La Svizzera senza Canton Ticino non sarebbe la Svizzera". Ci sono tutti gli elementi della tradizione del 1° d'agosto alla festa della Lega dei Ticinesi alla piazza d'armi del Monte Ceneri. Festa che ha accolto oltre 400 simpatizzanti.
"L'arrocco non era un giochino di potere, era un segnale forte"
Le preoccupazioni per i dazi statunitensi sembrano non aver toccato eccessivamente il compleanno della Patria organizzato dal partito ticinese, dove i temi erano decisamente più locali. Nei discorsi non sono mancati i riferimenti alla continuità tra la Lega battagliera degli esordi e quella odierna. E la stretta attualità non è mancata: "L'arrocco non era un giochino di potere, era un segnale forte - ha tuonato il coordinatore del partito Daniele Piccaluga - Basta immobilismo, basta comode coperture. Abbiamo aperto una crepa e da quella crepa entra finalmente aria nuova. Quindi grazie Norman Gobbi e grazie Claudio Zali".
Mini-arrocco, "Non possiamo dirci insoddisfatti"
Sul mini-arrocco fra Zali e Gobbi con il conseguente scambio di competenze tra i due consiglieri di Stato, la Lega "non può definirsi insoddisfatta - precisa Piccaluga - perché qualcosa abbiamo ottenuto e ci permetterà di sicuro di portare avanti in maniera diversa determinati dossier".
Zali: "Il presidente dell’UDC voleva soffiarmi il posto".
Oltre all'arrocco, Claudio Zali è al centro del dibattito politico anche per il tema lupo. Nella Lega non mancano le voci che chiedono di aumentare gli abbattimenti, ma l'attacco più virulento è arrivato dai presidenti di Centro e Udc e la frecciatina a Piero Marchesi, sindaco di Tresa, è servita. Dal palco leghista del primo agosto, Zali non si è infatti trattenuto: "Uno dei presidenti lo conosciamo bene, ha calcato questi palchi per chiedere il sostegno della Lega per entrare in Consiglio di Stato, possibilmente al posto mio. Sparare metaforicamente sul lupo e su chi se ne occupa è certo molto facile. Il lupo, contrariamente alle mamme di sessa, non può infatti rispondere al fuoco".