
Da tre anni e mezzo di carcere a due anni. È stata alleggerita in appello la pena nei confronti del 22enne che era stato indicato quale principale responsabile di una serie di esplosioni avvenute tra gennaio 2019 e marzo 2020 nel Bellinzonese, tra cui quella alle scuole sud di Bellinzona, che aveva causato danni fino a 30 mila franchi (per cui non è stato ritenuto l’autore materiale della deflagrazione).
Il giovane, riferisce la Rsi, è stato prosciolto dall’accusa principale, ovvero quella di aver fatto esplodere i petardi in più occasioni. La Corte di appello e di revisione penale (Carp) ha invece confermato il reato di delitto contro la legge federale sugli esplosivi, di ripetuto danneggiamento e quello di fabbricazione, occultamento e trasporto di materie esplosive. Oltre alla pena detentiva in appello gli sono stati inflitti il pagamento di 70 aliquote giornaliere da 10 franchi, una multa di 200 franchi e il 20-25% dei costi del procedimento e della sua difesa.
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