
Dopo la condanna a 80 aliquote giornaliere di 110 franchi ciascuna sospese per un periodo di prova di 2 anni, Lisa Bosia Mirra ha indetto una conferenza stampa per commentare la sentenza: "I fatti sono chiari e li ho ammessi da subito. Quello emerso oggi è: la legge è questa e non si può violare neanche quando ci sono persone in difficoltà. Ho bisogno di qualche giorno per capire se dentro di me, intimamente, posso accettare questo. Devo ragionare a bocce ferme, ma so che farò fatica ad accettare le motivazioni del giudice. Molto probabilmente faremo ricorso anche fino all'ultima istanza".
"Ancora ieri ho visto persone in condizioni disastrose, con diritti diversi dai nostri. Ci sono decine di denunce di organizzazioni indipendenti che dicono che questa situazione non è più accettabile e dobbiamo affrontarla questione diversamente da 10-20-30 anni fa. È una questione che riguarda tutti: come cittadini come ci poniamo? Se non sarà al tribunale qualcosa dovrà essere fatto altrove. Se la mia vicenda servirà a qualcosa ben venga. Per il momento non mi dimetto".
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