
“Cari clienti, è con grande tristezza che ci siamo visti costretti ad annullare per la stagione 2021/22 la quasi totalità delle nostre attività”. Inizia così il comunicato pubblicato sulla pagina della Scuola Svizzera di sci di Bosco Gurin.
Purtroppo, si legge ancora “il gestore degli impianti non ha rinnovato l’accordo di collaborazione che permetteva, come in tutte le altre stazioni sciistiche, ai nostri collaboratori e a chi frequenta i corsi collettivi, di usufruire di condizioni tariffarie speciali”. La situazione ha portato all’aumento dei prezzi “troppo grande da poter sobbarcare”.
Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti di risalita ha sottolineato a laRegione.ch di “non aver affatto ritoccato i prezzi verso l’alto”. “Sono stanco di fare lo sponsor di tutti, questa è la verità. Le giornaliere sono vendute allo stesso prezzo dello scorso inverno”, sottolinea. Frapolli spiega in realtà di aver sì ritoccato il costo delle tariffe, ma solo quelle delle stagionali perché in passato c’era chi “le sfruttava con una certa regolarità e dopo circa una decina di uscite sciava gratuitamente”.
Ma, la speranza per la Scuola rimane. “Siamo comunque già al lavoro per poter riprendere l’attività a partire dalla stagione 2022/23, a Bosco Gurin e, perché no, magari verso altre destinazioni dove si potrà instaurare una sana collaborazione”.
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