
Il Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello Sport, ha deciso di accogliere parzialmente la proposta contenuta nell’iniziativa parlamentare elaborata di Daniela Pugno Ghirlanda e cofirmatari per il Gruppo PS, presentata lo scorso 7 maggio, che chiede di modificare la Legge sugli aiuti allo studio del 23 febbraio 2015 per garantire borse di studio più eque. Il tetto massimo del contributo pubblico aumenta così dagli attuali fr. 16'000.- a fr. 18'000.- annui.
"Sino all’anno scolastico 2014/2015" ricorda il Governo, "il sistema degli aiuti allo studio era retto da un regolamento del Consiglio di Stato e dal 2015 dalla nuova Legge sugli aiuti allo studio. Con l’adesione del Canton Ticino all’accordo intercantonale sull’armonizzazione dei criteri per la concessione di questi specifici contributi (giugno 2009), il regolamento era stato modificato con l’anno scolastico 2012/2013 rivedendo i criteri di calcolo degli aiuti, segnatamente passando dal sistema del reddito imponibile fiscalmente a quello del reddito disponibile, e adottando il minimo consentito dall’accordo quanto al contributo massimo (fr. 16'000.-)".
"Il sistema di erogazione degli aiuti in questione in vigore risulta essere più mirato rispetto a quello precedente" sottolinea ancora il Consiglio di Stato, "e l’innalzamento del tetto massimo va a favore degli studenti provenienti da famiglie effettivamente meno favorite".
È per questo motivo che il Consiglio di Stato ha deciso di aderire parzialmente alla proposta dell’iniziativa, innalzando il limite odierno di fr. 16'000.- a fr. 18'000.- (l’iniziativa proponeva invece fr. 20'000.-). Secondo una stima prudenziale, il costo della modifica sopraccitata ammonta a fr. 464'000.
Se da un lato il Consiglio di Stato chiede al Gran Consiglio di accogliere il decreto legislativo relativo all’aumento del limite finanziario massimo, dall'altro non aderisce alla seconda proposta dell’iniziativa, ovvero di abrogare la riconversione di parte della borsa di studio concessa agli studenti universitari di Master in prestito di studio. Al proposito il Governo ricorda che dall’anno scolastico in corso tale riconversione in prestito è già stata ridotta da 1/3 della borsa di studio a 1/10.
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