il ricordo
Borradori, il Municipio di Lugano ricorda il suo sindaco
Immagine Gabriele Putzu
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L'11 agosto 2021 è scomparso il sindaco di Lugano Marco Borradori. Un anno dopo abbiamo chiesto ai suoi ex colleghi il ricordo che ne serbano

È passato esattamente un anno dalla scomparsa di Marco Borradori: quella mattina del 10 agosto 2021 è stato vittima di un arresto cardiaco mentre praticava jogging, per poi spegnersi il giorno seguente. Una grande e inaspettata perdita per la Città, che ha dovuto fare i conti con l‘assenza di una figura importante e ricompattarsi. Ad un anno dalla sua scomparsa, abbiamo fatto un giro di voci tra i municipali di Lugano, cercando di capire come hanno vissuto quest’anno senza l’ex sindaco, quali cambiamenti esso ha portato con sé a livello personale e lavorativo e con quali parole i sette membri dell’esecutivo desiderano ricordare la figura di Marco.

Michele Foletti: “Spero di aver portato avanti il lavoro iniziato da Marco nel migliore dei modi”

“Mi manca tutti i giorni”. Michele Foletti descrive così l’anno marcato dall’assenza di Borradori. Un anno in cui ha avuto il compito non facile di assumere l’eredità lasciata da Marco e “imparare a fare il sindaco”. Un anno che è stato contraddistinto anche da vari avvenimenti importanti per la città quali “il dossier sul polo sportivo, l’occupazione del Macello e la conferenza sulla ricostruzione sull’Ucraina”, elenca Foletti. Secondo il municipale “le dinamiche all’interno dell’Esecutivo non sono cambiate, ma è cambiato lo stile del nuovo sindaco”. Foletti si augura tuttavia di aver “portato avanti il lavoro iniziato da Marco nel migliore dei modi”.

Immagine Gabriele Putzu
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Roberto Badaracco: “Da Marco ho imparato molto nell’affrontare i problemi e le tensioni”

Per il vicesindaco della città “l’anno trascorso senza Marco è stato inizialmente in salita. Poi è uscito un inaspettato spirito di resilienza e di reazione in suo onore e la compagine si è ricompattata”. Il Capo del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi racconta che durante questo periodo “le dinamiche all’interno del Municipio non sono cambiate. Sono cambiate le persone con cui si collabora: ogni municipale ha il suo carattere e le sue sensibilità”.  Badaracco ci confida poi come da Borradori abbia “imparato molto nell’affrontare i problemi e le tensioni: aveva una tranquillità serafica e non si scomponeva quasi mai”. Il rapporto tra i due municipali è stato però anche caratterizzato da confronti e dibattiti: “Abbiamo avuto anche accese discussioni e qualche scontro, ma alla fine da persona intelligente quale era sapeva riprendere il rapporto come se nulla fosse accaduto”.

Immagine Chiara Zocchetti
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Tiziano Galeazzi: “Nei momenti difficili mi capita di chiedere a Marco cosa ne pensa di certe questioni”

Per Tiziano Galeazzi la morte di Borradori ha comportato un cambiamento importante nella sua vita: da consigliere comunale è entrato nel Municipio della città di Lugano. Sebbene inserirsi in questo nuovo ambiente sia stato come “salire su un treno in corsa” e le competenze necessarie al lavoro in Dicastero “non siano le stesse acquisite con la mia formazione professionale e accademica”, il municipale afferma di essere riuscito ad ambientarsi subito in Municipio e ad instaurare un “buon rapporto con i colleghi, nonostante a volte ci siano delle opinioni diverse”. Per il capo del Dicastero consulenza e gestione, l’anno trascorso è stato sì caratterizzato dall’assenza fisica di Borradori, ma ciò non ha implicato la sua assenza spirituale. Il municipale luganese ci confida infatti di essere sempre molto vicino all’ex sindaco: “Nei momenti difficili mi capita di chiedere a Marco cosa ne pensa di certe questioni”.

Cristina Zanini Barzaghi: “Marco amava tantissimo i dolci. Allora io li portavo in ufficio e poi li condividevamo”

“Marco era una persona in grado di affrontare tutti e che sapeva ascoltare anche le posizioni divergenti dalla sua”. Cristina Zanini Barzaghi ricorda così l’ex sindaco di Lugano. Anche per lei la mancanza di Borradori si è fatta sentire quest’anno: “In Municipio abbiamo trascorso insieme 8 anni. I nostri uffici erano vicini e ci incrociavamo ogni giorno in corridoio”. Di questo periodo la municipale a capo del Dicastero immobili ha un ricordo speciale: “Marco amava tantissimo i dolci. Allora io li portavo in ufficio e poi li condividevamo. Questo è di sicuro un ricordo speciale che ho dei momenti passati insieme”.

Marco era una persona in grado di affrontare tutti e che sapeva ascoltare anche le posizioni divergenti dalla sua.
Cristina Zanini Barzaghi

Filippo Lombardi: “l’amicizia personale con Marco è insostituibile”

Un grande senso di vuoto. È questo il sentimento provato da Filippo Lombardi ad un anno dalla scomparsa. L’amicizia personale con Borradori, a suo avviso “insostituibile,” è ciò che manca di più al municipale luganese. Questa perdita è stata inoltre accompagnata da un forte cambiamento, non solo a livello personale, ma anche del Municipio stesso: “L’esecutivo si è rinsaldato, diventando paradossalmente più compatto, unito, collaborativo e meno litigioso di quanto lo era nelle legislature precedenti”. All’interno dell’esecutivo, “tutti si sono dunque impegnati a lavorare insieme e compensare l’assenza di Marco e ciò ha giovato alle dinamiche personali all’interno del Municipio”, ha concluso il capo del Dicastero sviluppo territoriale.

Immagine Chiara Zocchetti
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Lorenzo Quadri: “L’immagine di Marco come uomo sempre sorridente e pacifico non rende giustizia alla sua figura”

 “La mancanza di Marco è forte e si sente perché il suo particolare stile, la sua grande esperienza della politica ticinese, le sue abilità di pubbliche relazioni e la sua dedizione a impegnarsi in compiti di rappresentanza sono caratteristiche difficili da ritrovare in altre persone”. È in questo modo che Lorenzo Quadri desidera ricordare il collega di partito, una figura “unica e insostituibile”. Il municipale leghista ci tiene però a precisare che “l’immagine del sindaco sorridente e pacifico era solamente una parte del carattere di Marco. Era anche una persona con cui discutere e litigare. Per rendere giustizia alla sua figura non lo si può dunque considerare solamente come un uomo immagine”.

Marco Borradori è una figura difficile da rimpiazzare. La sua carriera politica è stata unica, così come la sua personalità.
Karin Valenzano Rossi

Karin Valenzano Rossi: “Mi dispiace che Marco non abbia potuto vedere la conferma data dal Ministero pubblico di quanto aveva sempre detto riguardo alla demolizione dell’ex Macello”

“Marco Borradori è una figura difficile da rimpiazzare. La sua carriera politica è stata unica, così come la sua personalità”. Anche per Karin Valenzano Rossi l’ex sindaco di Lugano ha lasciato un vuoto che non potrà essere colmato facilmente, aggiungendo però che “Foletti sta sicuramente facendo un ottimo lavoro”. La capo Dicastero Sicurezza e spazi urbani ci confida inoltre il suo dispiacere per le “violente critiche” rivolte anche a Borradori in seguito alla demolizione dell’ex Macello: “Le accuse rivolte a Marco gli causarono una grande sofferenza. Non si capacitava di come alcuni potessero dargli del bugiardo, dopo tanti anni di politica, dove riteneva di averci sempre messo la faccia e meritato la sua credibilità. Mi dispiace che non abbia potuto vedere la conferma ufficiale della sua versione che è arrivata solo dopo la sua morte”.