
Sono stati 50 i suicidi assistiti registrati in Ticino nel 2015.
Il dato, fornito dalla Polizia cantonale, viene riferito oggi dal Giornale del Popolo.
Si tratta di una cifra in forte aumento rispetto agli anni precedenti, dato che nel 2014 i suicidi assistiti nel nostro Cantone erano stati 17, l'anno prima 13.
Tra chi ha deciso di fare capo alla "dolce morte" durante l'anno scorso, 20 erano cittadini svizzeri, 2 tedeschi e uno francese, ma la maggioranza (27) era composta da italiani.
A fornire la dose letale sarebbe, secondo un'inchiesta del portale Ticinolive.ch, l'associazione Liberty Life, che ha sede a Riva San Vitale e che sembrerebbe operare in un appartamento di una palazzina di recente costruzione in via Cantonale 90 a Melano, non lontano dal palazzo che ospita la Casa Comunale, la Posta e la Migros.
Chi vuole ricorrere al suicidio assistito deve versare all'associazione Liberty Life una cifra di circa 13mila euro (poco più di 14mila franchi).
Più conveniente la "dolce morte" offerta da Exit, il cui costo è di circa 7'000 franchi. Ma una parte delle spese se le accolla l'associazione, per cui chi è membro da oltre tre anni di Exit non paga nulla, mentre chi non lo è sborsa solo 3'500 franchi.
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