Energia
Boom del fotovoltaico in Ticino: “Ragionare sullo stoccaggio”
Redazione
8 mesi fa
Sono 15mila i nuovi impianti fotovoltaici che ogni anno vengono installati nel nostro Cantone. L’ingegnere della Supsi Mauro Caccivio: “Una tecnologia sempre più a buon mercato e sostenibile, ma per compensare l’energia nucleare occorre fare dei passi avanti”.

Negli ultimi anni in Ticino abbiamo assistito a una vera e propria crescita esponenziale del fotovoltaico. Parallelamente però, sul piano piano politico si parla di un ritorno al nucleare. Due mondi che appaiono in contrapposizione o lo sono davvero? In occasione della quinta edizione del Greenday, tenutosi quest’oggi a Bellinzona, Ticinonews ha intervistato l’ingegnere della Supsi Mauro Caccivio.

Fotovoltaico: "Oggi costi minori per utenti e ambiente"

“L’evoluzione del fotovoltaico è stata molto rapida - spiega Caccivio - oggi i costi sono minori sia per gli utenti finali che per l’ambiente, si consuma infatti meno materiale. L’efficienza, e quindi quanta energia viene trasformata da energia luminosa in energia elettrica, è aumentata tantissimo passando dal 15% al 25%”. 

Le sinergie con la mobilità elettrica

Aumentano anche le richieste di nuovi impianti fotovoltaici, secondo Caccivio, “la richiesta continuerà a crescere soprattutto in sinergia con la mobilità elettrica. I detrattori del fotovoltaico dicono che di notte non produce energia però è anche vero che abbiamo e avremo delle batterie molto grandi su ruote che possono essere caricate con la luce del giorno e sfruttate durante la notte, ad esempio per riscaldare con le pompe di calore”.

Nucleare: "Le nuove tecnologie costano molto e non sono mature"

Nelle ultime settimane si è tornato a discutere di energia nucleare in Svizzera. “Io penso che bisogna parlare di fatti concreti - precisa Caccivio - Le energie rinnovabili hanno un grandissimo potenziale, come ha potuto verificare l’Ufficio federale dell'energia, e industrialmente sono mature. Per questo motivo c'è la possibilità di produrre a costi molto bassi e competitivi con le altre energie. Per quanto riguarda il nucleare, le nuove tecnologie costano molto e non hanno una maturità industriale reale, sono solo su carta. Ci vogliono dunque molti anni per avere una centrale a costi accettabili, senza parlare di tante altre tematiche".

"Buona parte dell'energia atomica può essere sostituita dalle rinnovabili"

Ma la Svizzera può essere autosufficiente solo con l’energia rinnovabile? “La realtà ci dice che spegnendo le centrali nucleari, con uno sfruttamento adeguato dello stoccaggio dell'energia da fotovoltaico, una buona parte dell'energia nucleare può essere sostituita. Poi è chiaro dobbiamo guardare anche a livello internazionale gli scambi che ci possono essere con gli altri Paesi”, conclude Caccivio.