Ticino
Boko Haram colpisce ospedale del Dottor Maggi
Immagine Associazione Hôpital Helvétique de Mada
Immagine Associazione Hôpital Helvétique de Mada
Daniele Coroneo
2 anni fa
I fondamentalisti hanno attaccato per la prima volta l’ospedale di Mada, in Camerun, gestito da un’associazione ticinese. Il bilancio è di un morto. Ora si teme che possano tornare

È un duro colpo quello vissuto questa mattina presto, intorno alle 4, per l’Hôpital Helvétique di Mada, nel Nord del Camerun. Un commando terroristico di Boko Haram ha raggiunto l’ospedale, uccidendo il guardiano. L’ospedale è stato fondato nel 1975 dal dottor Giuseppe Maggi, originario della Valle di Muggio, ed è gestito dall’associazione fondata negli anni Settanta dal dottor Maggi e con sede in Ticino. Il rischio che i fondamentalisti islamici ritornino è alto e per questo il nosocomio è stato temporaneamente chiuso.

Raggiungiamo Angela Balliana, segretaria generale dell’associazione Hôpital Helvétique, mentre cerca di contattare l’Ambasciata svizzera in Camerun. “Verso la metà di giugno i terroristi di Boko Haram avevano compiuto un grosso attacco in un villaggio vicino a Mada”, ci spiega Balliana. “È probabile che volessero colpire delle persone specifiche. I feriti superstiti sono in seguito stati portati nel nostro ospedale”.

L’obiettivo dei fondamentalisti
Dopo l’attacco delle scorse settimane nel villaggio vicino a Mada, le stesse autorità camerunensi avevano riconosciuto come estremamente rischiosa la situazione dell’ospedale fondato dal dottor Maggi perché si credeva che i fondamentalisti volessero portare a termine il loro colpo originario. Per garantirne la sicurezza, erano stati posizionati nei pressi del nosocomio dei soldati dell’esercito. Tuttavia, “quando hanno visto giungere i combattenti di Boko Haram, si sono dati alla fuga”, spiega Angela Balliana.

Si teme che non sia finita
Come detto, i fondamentalisti hanno ucciso il guardiano dell’ospedale, prima di mettersi alla ricerca del primario. “Fortunatamente, il medico era assente”, commenta la segretaria generale dell’associazione. “Boko Haram se ne è quindi andata, dopo avere dato fuoco a un’auto parcheggiata nell’area”. Benché i combattenti dell’organizzazione terroristica abbiano lasciato l’ospedale, ora si teme che ritornino. “Per questo abbiamo deciso di chiudere temporaneamente la struttura”, illustra Balliana. “Nel frattempo, in collaborazione con le autorità camerunensi, cercheremo di riorganizzare la nostra sicurezza”.

Trasferimenti difficili
Nell’ospedale lavorano 68 dipendenti. Nel perimetro della struttura sono pure comprese una scuola materna e una scuola elementare, chiuse per le vacanze. Al momento dell’attacco erano ospitati un centinaio di pazienti, che ora devono essere riassegnati ad altre strutture. Non è però facile: “L’ospedale più vicino di una certa dimensione è a 300 chilometri. A un centinaio di chilometri è presente un’antenna del Cicr che ci può solo dare una mano. Va un po’ meglio per i pazienti che necessitano solo di una terapia orale: loro sono stati portati a Makary, a 16 chilometri di distanza”.

Una struttura essenziale
Sono quindi ore concitate all’Hôpital Helvétique di Mada. “La regione è instabile, ma il nostro ospedale non era mai stato attaccato”, commenta Angela Balliana. L’apporto del nosocomio fondato dal medico ticinese è importante nella regione, dove prima della sua creazione “non erano presenti strutture sanitarie. Da allora, con il contributo di cittadini e istituzioni ticinesi, un territorio abitato da oltre 150mila persone ha potuto utilizzare i servizi dell’ospedale e dell’istituto scolastico, rispettando il desiderio del Dott. Maggi di trattare con dignità e rispetto anche le fasce più fragili di realtà estremamente povere”. Nel solo 2021 nell’ospedale di Mada sono stati curati oltre 3’100 pazienti degenti, mentre dall’ambulatorio e dal pronto soccorso sono passate quasi 10mila persone.

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