Aggregazione
Bodio-Giornico rispondono all'MPS: "Nessun obbligo di adesione all'IPCT"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
La Commissione aggregazione di Bodio e Giornico si oppone all'emendamento proposto dall'MPS che obbligherebbe il nuovo Comune di Giornico ad aderire alla cassa pensioni del Cantone, IPCT, anziché mantenere l'attuale cassa pensione. Secondo la Commissione, ciò comporterebbe costi significativi per il Comune, peggioramento delle condizioni pensionistiche dei dipendenti e violerebbe l'autonomia decisionale comunale.

Si tratta di una ferma opposizione quella inoltrata dalla Commissione aggregazione di Bodio e Giornico nei confronti dell'emendamento al Messaggio del Consiglio di Stato sull'aggregazione dei due Comuni in questione, presentato dal MPS in Gran consiglio. Il messaggio, di legge nella nota, "obbligherebbe il nuovo Comune di Giornico ad aderire alla cassa pensioni del Cantone - IPCT - e ad abbandonare l'attuale cassa pensione nella quale sono già assicurati i dipendenti comunali di Bodio e Giornico". Per la Commissione, se accolto tale emendamento "comporterebbe una serie di conseguenze negative per il comune e per i suoi collaboratori". Fra quelle citate dagli oppositori c'è ad esempio il fatto che l'adesione forzata all'IPCT "implicherebbe costi significativi per il Comune".

Diverse migliaia di franchi

Le stime preliminari indicano che l'operazione di passaggio all'IPCT "comporterebbe spese pari a decine di migliaia di franchi, risorse che potrebbero essere impiegate in maniera più proficua per il miglioramento dei servizi comunali o per altri progetti di sviluppo locale come indicato nello studio aggregativo". La Commissione aggregazione sottolinea poi come questa transizione "porterebbe a un peggioramento delle condizioni della copertura pensionistica per i dipendenti comunali". La cassa pensione attualmente utilizzata dai due Comuni e dal futuro Comune aggregato offre "condizioni più favorevoli rispetto a quelle previste dalla cassa cantonale IPCT. II cambiamento forzato danneggerebbe quindi i lavoratori, riducendo le loro coperture e creando un clima di incertezza".

Violazione dell'autonomia comunale

Infine, e per la Commissione rappresenta l'aspetto più critico, l'emendamento rappresenterebbe "una grave violazione dell'autonomia comunale". Ogni Comune deve infatti avere il diritto di scegliere in maniera indipendente le soluzioni più adatte alle proprie esigenze, incluse quelle riguardanti la gestione delle pensioni. "Imporre dall'alto una decisione così rilevante significa minare la capacità di autogestione e autodeterminazione del nuovo comune di Giornico". Per tutti questi motivi, la Commissione aggregazione di Bodio e Giornico invita il Gran Consiglio "a respingere l'emendamento proposto dall'MPS, difendendo così l'autonomia decisionale del comune e garantendo la miglior gestione possibile delle risorse comunali e del benessere dei suoi dipendenti". 

Le aggregazioni proposte

Il 26 novembre 2023 in diversi Comuni ticinesi si erano tenute le votazioni con al centro il tema delle aggregazioni per Quinto, Giornico e Lema. Il 18 gennaio 2024, il Consiglio di Stato aveva poi dato il suo via libera alle aggregazioni in questione licenziando i relativi messaggi che propongono al Gran Consiglio la costituzione di tre nuovi Comuni. In Leventina, nell’Alta valle è prospettata l’unione degli attuali comuni di Prato Leventina e Quinto nel nuovo Comune di Quinto, rispettivamente nella Bassa valle quella tra Bodio e Giornico nel nuovo Comune di Giornico. In Malcantone la proposta riguarda il futuro Comune di Lema, frutto dell’aggregazione tra Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio. A Bodio i "sì" all'aggregazione con Giornico sono stati 152, equivalenti al 68% circa delle schede totali; a Giornico l'entusiasmo per l'aggregazione era stato ancora più alto, con 254 "sì" pari al 74% delle preferenze.