
Battuta d'arresto per il progetto di nuova sede della Croce Verde di Lugano sul Piano Povrò a Breganzona, meglio conosciuto come "pratone delle mucche", nei pressi dell'incrocio delle 5 vie.
Il Tribunale federale, riferisce La Regione, ha infatti accolto il ricorso di due confinanti contro la variante di Piano regolatore decisa dal Municipio di Lugano per consentire l'edificazione del nuovo stabile.
I due privati, patrocinati dall'avvocato Filippo Gianoni di Bellinzona, contestavano in particolare l'accesso alla strada principale, che era stato loro negato, e una compensazione di "azzonamento-dezonamento" non sufficientemente precisata.
Il Consiglio di Stato, prima, e il Tribunale amministrativo cantonale, poi, avevano respinto il ricorso dei due confinanti, che però hanno ora ottenuto ragione presso la massima istanza federale.
Ora servirà quindi una nuova pianificazione, con conseguente allungamento dei tempi. Se ancora in maggio il direttore della Croce Verde di Lugano Filippo Tami parlava di nuova sede nel 2020 ("se tutto andrà per il verso giusto"), ora è chiaro a tutti che quel termine non potrà essere rispettato.
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