Ticino
Bloccato il cantiere dell’ex hotel Moosmann a Gandria: il motivo è il colore delle facciate
©Chiara Zocchetti
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Redazione
12 ore fa
La città di Lugano ha ordinato il ripristino dei colori originali dopo che l'attuale proprietario non ha ottenuto l'autorizzazione dell'Ufficio dell'edilizia privata. Da allora il cantiere è rimasto fermo.

Il cantiere dell’ex hotel Moosmann a Gandria è stato bloccato dalla Città di Lugano dopo che le facciate dello storico edificio ottocentesco sono state ridipinte di bianco acceso senza l’autorizzazione dell’Ufficio dell’edilizia privata. La città ha dunque ordinato il ripristino dei colori originali, riferisce il Corriere del Ticino. Da allora però i lavori non sono mai ripartiti, lasciando lo stabile in una situazione di apparente abbandono, con i ponteggi ancora montati e i teli di plastica che svolazzano lungo la stradina. L’immobile, acquistato da una società svizzero-tedesca per essere trasformato in 24 appartamenti, era stato anche messo in vendita la scorsa primavera per 7 milioni di franchi, ma non risulta che abbia trovato un nuovo acquirente. Fin dall’inizio il progetto ha incontrato la forte opposizione di parte degli abitanti e delle associazioni locali, preoccupati per l’impatto sul fragile sistema dei parcheggi. Un timore infondato secondo il Tribunale amministrativo, che ha dato ragione alla Città visto che ha intenzione di realizzare 30-30 nuovi posti auto attraverso il Pinao di Quartiere (manca però ancora una tempistica precisa). In ogni caso resta l’incertezza sul futuro dell’ex albergo, un tempo fiore all’occhiello del borgo. La licenza edilizia che ha sancito il cambiamento di destinazione da albergo a complesso residenziale scadrà nell’agosto del 2026.