Ticino
Blackout chiude tutte le sedi in Ticino
Blackout chiude tutte le sedi in Ticino
Blackout chiude tutte le sedi in Ticino
Redazione
9 anni fa
Dopo Bellinzona e Morbio Inferiore, ad aprile chiudono anche Sant'Antonino e Grancia. 12 i licenziamenti

È precipitata la situazione della catena d'abbigliamento Blackout, che a inizio febbraio aveva chiesto la moratoria concordataria a causa di problemi di liquidità legati al franco forte.

Dopo aver chiuso i propri negozi di Bellinzona e Morbio Inferiore, Blackout ha ora deciso, con un mese di anticipo rispetto ai termini fissati dalla moratoria, di abbassare definitivamente le saracinesche anche dei suoi due ultimi punti vendita in Ticino, quelli di Grancia e Sant'Antonino.

La chiusura definitiva, di cui ha dato notizia ieri Radio Fiume Ticino, avverrà a fine aprile.

Dodici impiegati, perlopiù donne e in parte provenienti dall'Italia, hanno già ricevuto la lettera di licenziamento. Come loro a livello nazionale circa altri 250 dipendenti di Blackout (sugli attuali 500) perderanno il posto di lavoro.

"Il gruppo, con base operativa nel Canton Soletta, ci ha assicurato di essere in negoziazione con possibili acquirenti interessati ad alcune superfici e questo potrebbe voler dire un parziale reintegro del personale, ma per la maggior parte delle sedi non c'è niente da fare" ha spiegato a Rft il responsabile del settore terziario di Unia, Giorgio Gargantini.

Per i lavoratori non è previsto un piano sociale. Mentre per quanto riguarda gli spazi lasciati liberi da Blackout, Gargantini ipotizza che alcuni "potrebbero continuare a esistere con vita propria, magari sotto lo stesso gruppo, ma con un'altra ragione sociale", mentre gli altri verranno "probabilmente utilizzati da altri gruppi."

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