Ticino
“Bisogna trovare una soluzione”
Foto Lettore
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Filippo Suessli
3 anni fa
L’affollamento dei mezzi pubblici continua a preoccupare, l’Associazione dei consumatori chiede soluzioni: “Mettere in atto qualsiasi sforzo possibile”

Le foto che spesso riceviamo in redazione parlano da sole. I commenti e post sui social anche. I mezzi pubblici negli orari di punta sono un problema serio per il distanziamento sociale. Vagoni e bus sono gremiti e soluzione non sembra esserci, sono soprattutto i ragazzi che vanno a scuola a schiacciarsi dentro ai mezzi. A inizio anno scolastico si è cercato di dilazionare le entrate, lavorando sugli orari scolastici. Ma il successo dell’iniziativa è stato parziale. Ora le Ffs, come spiega sulle pagine de La Regione il portavoce Patrick Walser, stanno coordinando con la Supsi di Mendrisio un ulteriore scaglionamento degli orari, ma ci vuole tempo.

“Si dovrebbero prevedere dei limiti di occupazione più bassi per garantire una maggiore sicurezza”, commenta Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell’Associazione dei consumatori della Svizzera italiana. “Sarebbe auspicabile introdurre più corse”, ha dichiarato ai microfoni di Radio3i. La rappresentante dei consumatori non nega che le difficoltà siano chiare: “Bisogna chiedersi se c’è la possibilità di avere bus o vagoni supplementari, se il governo è disposto a coprire le spese, ma bus e treni troppo pieni è chiaro che favoriscono i contagi”.

Anche quello dei trasporti, aggiunge, è un settore dove la prima ondata della pandemia non sembra aver insegnato abbastanza. “Ci siamo illusi, visto che quest’estate andava più o meno bene, e non abbiamo previsto che sarebbe arrivata la catastrofe che è arrivata in autunno e che purtroppo non sembra destinata a risolversi in tempo breve”, spiega Regazzoni Meli. “Non so bene cosa possiamo fare su questo fronte, chiaro che più chiudiamo meno gente ci sarà sui trasporti pubblici. Non so se si può comunque chiudere tutto, ci sono dei consumatori che devono comunque fare capo ai trasporti pubblici, dunque bisognerebbe mettere in atto qualsiasi sforzo possibile per potenziare le corse e ridurre l’occupazione”.

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