Aviazione
"Bisogna ripristinare il collegamento aereo tra Lugano e Ginevra"
© Aspasi
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Redazione
un anno fa
L'Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana chiede di sviluppare il traffico aereo in maniera complementare a quello stradale e ferroviario. Lo ha fatto in occasione dell'annuale assemblea tenutasi ieri a Lugano.

"L'interruzione del traffico ferroviario lungo l'asse del San Gottardo ha evidenziato l'importanza di sviluppare in maniera complementare e parallela i vari vettori di trasporto: strada, rotaia e traffico aereo". È questo il riassunto di quanto affermato ieri in conferenza stampa dall'Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana (ASPASI) in occasione della sua assemblea annuale. Per farlo bisogna passare anche dal collegamento diretto tra Lugano e Ginevra. "È molto importante che le due città siano collegate via aereo, perché sono mete difficili da raggiungere in una giornata con altri mezzi di trasporto", ha spiegato a Ticinonews il co-presidente Michele Rossi. "Per noi i mezzi di trasporto sono dei vettori complementari, non concorrenti. In questo sistema il collegamento aereo deve avere il giusto peso".

"C'è lo spazio di manovra per concedere delle deroghe"

Fabio Regazzi, consigliere agli Stati de Il Centro, durante la conferenza stampa ha voluto parlare delle incertezze legate al divieto di cabotaggio aereo, ovvero nella pratica dei voli interni al territorio. Lo ha fatto riprendendo in mano un'interpellanza dell'allora consigliere nazionale Marco Romano che nel 2023 chiedeva al Governo chiarimenti sulle condizioni per autorizzare una compagnia aerea estera a servire l'aeroporto di Lugano-Agno per voli interni. "Quando si sancisce che il trasporto all'interno del Paese deve essere garantito, di regola, da compagnie svizzere, si lascia intendere che sono possibili delle eccezioni", ha spiegato Regazzi. "Noi cerchiamo di far valore queste eccezioni e a nostro avviso ci sarebbe lo spazio di manovra per concedere delle deroghe". Per il consigliere agli Stati centrista, inoltre, "nulla esclude che una compagnia estera possa ritenere interessante il collegamento Lugano-Ginevra".

Criticato anche l'agire del Consiglio di Stato

A livello cantonale, ha spiegato la co-presidente Roberta Passardi, "Aspasi dovrebbe avere un interlocutore, ovvero il Consiglio di Stato, più propenso a sviluppare una politica aeronautica aggiornata". Questo perché "esistono degli obiettivi pianificatori del settore che risalgono a novembre 2007 e nel frattempo il contesto socio-economico è cambiato, così come le regolamentazioni di sicurezza". Obiettivi che per Passardi "dovrebbero considerare l'Aeroporto di Lugano-Agno come un nodo importante per la mobilità, tanto da ottenere investimenti a livello infrastrutturale e di sistemi di sicurezza  che possano aggiornare la struttura luganese".