
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, il Dipartimento del territorio (DT) intende sensibilizzare la popolazione sul tema. L'acqua è parte integrante della nostra vita e del nostro patrimonio: necessita quindi di una protezione costante per garantirne la disponibilità nel medio-lungo termine e per salvaguardarne la quantità e la qualità.
In Svizzera la protezione delle acque è sancita dall'articolo 76 della Costituzione federale cui fa riferimento la Legge federale sulla protezione delle acque (LPAc) del 1991. Scopo della legge è la tutela integrata delle acque che devono essere protette da qualsiasi effetto pregiudizievole. L'Ordinanza federale sulla protezione delle acque (OPAc) del 1998 fissa gli obiettivi ecologici e le esigenze relative alla qualità delle acque. In questo senso, il DT è attivo su più fronti attraverso una serie di misure volte ad assolvere gli obiettivi posti dalla Confederazione.
Tra le più recenti si segnalano, in particolare: l’aggiornamento del Piano cantonale di approvvigionamento idrico (PCAI) in diversi comprensori (Piano di Magadino, Luganese, Alto Malcantone, Mendrisiotto), l’abbandono dei piccoli impianti di depurazione in favore del conferimento delle acque luride verso depuratori consortili più performanti, il risanamento dei corsi d’acqua ticinesi tramite un incremento dei deflussi minimi, la protezione chimico-ambientale, nonché la ricerca e la caratterizzazione di microplastiche nelle acque dolci. L’approvvigionamento idrico In tema di approvvigionamento idrico il Cantone si muove su più fronti, supervisionando in particolare la realizzazione delle opere previste dai Piani cantonali di approvvigionamento idrico (PCAI).
Gli stessi hanno lo scopo di aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento, collegando gli acquedotti e assicurando la ridondanza delle fonti. Trattandosi di una pianificazione dinamica, i PCAI sono regolarmente aggiornati secondo i principi cardine su cui deve basarsi un moderno concetto di acquedotto: ottimizzare gli interscambi idrici grazie alla diffusione della telegestione, ridurre i consumi energetici per i pompaggi e in generale semplificare gli acquedotti di vecchia concezione secondo un approccio integrato. La gestione cantonale della risorsa idrica si sviluppa con l’obiettivo di garantire il delicato equilibrio tra necessità d’uso spesso contrapposte. In particolare, urbanizzazione e tutela delle acque sotterranee sono attività apparentemente in conflitto tra di loro, che possono tuttavia essere armonizzate grazie alla collaborazione proattiva di Comuni, Cantone ed enti interessati.
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