
Il progetto di rinnovamento dell’impianto di depurazione delle acque (IDA) di Bioggio, del valore di 75 milioni di franchi, è stato sospeso. Come riportato dal Corriere del Ticino, la Delegazione consortile del CDALED – il Consorzio depurazione acque Lugano e dintorni – ha infatti deciso di mettere “in stand-by” l’intervento a causa di una disputa tra gli studi di progettazione coinvolti. Per chiarire le responsabilità, è stato incaricato un esperto indipendente che dovrà redigere una perizia tecnica.
La lite
Il conflitto riguarda l’inconciliabilità tra il progetto definitivo, elaborato dallo studio TBF+Partner AG, e quello esecutivo, affidato nel 2022 al Consorzio Ceresio 22, guidato da Masotti & Associati SA. Il secondo sostiene che il progetto definitivo presenti lacune tali da richiedere una profonda revisione e circa 4’900 ore di lavoro aggiuntivo. TBF ritiene invece che bastino modifiche puntuali. Nonostante i numerosi tentativi di mediazione, il foglio di Muzzano spiega che le parti non sono riuscite a trovare un accordo, bloccando di fatto l’avvio dei lavori. Il CDALED, che si definisce parte lesa, valuterà eventuali azioni legali dopo la perizia. La vicenda sarà discussa nel Consiglio consortile del 10 dicembre, mentre i Comuni consorziati attendono chiarimenti sui tempi di rilancio del progetto.
