
I bambini sono sempre, purtroppo, le prime vittime di una guerra. Ovunque essa si stia consumando. Ma sono sempre loro, lo dimostra la storia raccolta dai colleghi di Ticinonews alle scuole di Stabio, a dimostrare la propria grandezza d’animo.
Tanti, tantissimi bimbi in fuga
Dei 2 milioni e mezzo di profughi in fuga, di cui prevalentemente donne e bambini, alcuni sono infatti arrivati anche nel nostro Cantone. Uno dei comuni che sta ospitando queste famiglie è quello di Stabio che da una settimana a questa parte ha aperto le sue porte. “Lunedì sera contavamo dodici persone a Stabio, prevalentemente delle famiglie con donne e bambini”, ha spiegato ai microfoni di Ticinonews il vicesindaco e capo dicastero della formazione Mauro Durini.
Inserimento scolastico immediato
Essendo prevalentemente donne e bambini quelli giunti nel comune, l’obiettivo anche dichiarato dal Cantone è quello di avviare un processo di inserimento scolastico quanto prima, per cercare di mantenere una continuità e una parvenza di normalità. Un inserimento scolastico che per quello che concerne la scuola dell’infanzia ed elementari, dunque, è in mano ai comuni in collaborazione con le sedi scolastiche. L’inserimento, ad ogni modo, prevede l’aiuto del DECS, in particolare per la questione linguistica. In tal senso, infatti, ha spiegato la direttrice dell’istituto scolastico di Stabio Sonia Lurati, sono stati predisposti più docenti di lingue e integrazione. “Quando senti questi racconti non puoi rimanere indifferente”, ha sottolineato.
Compagni solidali e accoglienti
Aldilà delle questioni istituzionali la giornata di ieri è stato un nuovo primo giorno di scuola per un bambino ucraino ma anche per tutti i suoi compagni di classe, che lo hanno accolto con molta gioia. “Il bambino è stato inserito in una classe dove c’è un altro bambino che ha origini ucraini, per far sì che il nostro nuovo allievo abbia in classe già un compagno che mastica la sua lingua”, ha sottolineato la direttrice. I compagni, non c’è da sorprendersi, hanno mostrato entusiasmo preparando disegni con scritte in cirillico, per dare un caloroso benvenuto al nuovo arrivato. “È un valore aggiunto per la nostra scuole e per i nostri allievi”, conclude Lurati.
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